Centro agroalimentare Piceno, produttori e Gdo in rete

Progetto per sopperire al calo di vendite previsto in estate valorizzando l'ortofrutta locale

Centro agroalimentare Piceno, produttori e Gdo in rete
Le vendite, per il momento, non mancano, ma l’estate si preannuncia difficile: la voce “turismo”, fondamentale nel territorio, è destinata a subire un brusco ridimensionamento e con essa le attività ricettive e della ristorazione, strategici per il business dei grossisti. Ecco allora che il Centro agroalimentare Piceno lancia un progetto di Rete che mira a coinvolgere il mondo della produzione e della moderna distribuzione mettendoli in contatto all’interno della struttura di San Benedetto del Tronto. 

“Nel periodo dell’emergenza coronavirus - spiega a Italiafruit News il vicepresidente della società di gestione, l'imprenditore Corrado Di Silverio - i volumi di ortofrutta commercializzati in Mercato sono aumentati anche del 25-30% a fronte di prezzi sostanzialmente stabili o addirittura in calo, a differenza di quanto afferma il Codacons. Ma siamo ben consapevoli che nelle prossime settimane risentiremo del calo determinato soprattutto dalla minore presenza di turisti che, a differenza degli scorsi anni, non riempiranno hotel e ristoranti della riviera. Per sopperire alle difficoltà dell'Horeca, stiamo mettendo in piedi un’iniziativa finalizzata a collegare i produttori locali con le catene distributive, facendo del Centro un punto d’incontro”.



I dettagli sono in fase di definizione, ieri c’è stata una conference con i rappresentanti delle associazioni dei produttori agricoli; l’idea di base è partire con un periodo di prova di 8 mesi puntando sulle referenze locali, “che sono tante  - puntualizza Di Silverio - anche se non molto conosciute, come le fragole, per le quali si contano 12 brevetti diversi, le mele, le pesche, i kiwi, le patate, le cicorie… Piccole produzioni d’eccellenza che meritano di essere valorizzate”. Oltre alla vendita vera e propria, il Centro agroalimentare Piceno ospiterebbe eventi, come show cooking, che potrebbero raggiungere in prospettiva anche i consumatori finali. Un modo per reagire al meglio alle difficoltà causate dall’emergenza Covid la quale, oltre a tanti problemi, ha comportato maggiori costi a carico dalle imprese per rispettare norme e protocolli.

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