Della frutta non si spreca nulla, parola di Dole

Della frutta non si spreca nulla, parola di Dole
Il consumo abituale di frutta fresca è importante per il nostro benessere, ma spesso siamo portati a mangiarne solo la polpa e scartarne buccia e semi, perdendo però in questo modo gran parte dei nutrienti che essi contengono. Perché è proprio così: un frutto racchiude molto più della sola dolcezza della sua deliziosa polpa e buccia e semi sono un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche. Ciò, naturalmente, vale per tutti i diversi tipi di frutta. La maggior parte delle vitamine e dei minerali, infatti, sono presenti nella buccia o appena sotto questo strato “protettivo”. La buccia, poi, è un’eccellente fonte di fibre che, oltre a mantenere l’apparato digerente in salute, contribuiscono a dare una sensazione di sazietà a lungo. Allo stesso modo, anche i semi sono preziosi giacché contengono tutto il bagaglio nutrizionale di cui la pianta avrà bisogno per crescere e le sostanze fitochimiche che la proteggeranno dallo stress ambientale e dai predatori, sin dal primo germoglio. 

La buccia della banana 
I risultati di uno studio parziale condotto dai ricercatori Dole sulle proprietà della banana e guidato dal Dottor Nick Gillitt del North Carolina Research Campus, hanno evidenziato che la buccia della banana è un vero e proprio tesoro di antiossidanti, contenendone addirittura in quantità superiore rispetto a quella che si può trovare in una tazza di mirtilli. Non solo. È stato anche scoperto che la buccia della banana è più ricca rispetto alla polpa di fibre (in misura pari a 2,3 volte di più), beta-carotene (2,4 volte di più) e calcio (8,4 volte di più).  Per cui, in attesa che la ricerca scientifica sulla buccia della banana vada oltre, aggiungine qualche pezzetto, dopo averla ben lavata, nella preparazione di uno smoothie o di un frullato: non ne altererà il sapore e il risultato sarà sorprendente. 

Buccia di mango, fichi ed ananas 
Il trucco di aggiungere la buccia in uno smoothie per trarne tutti i benefici può esser adottato anche con tutti quegli altri tipi di frutta – come mango ad es. mango, fichi, ananas – la cui scorza ha un sapore piuttosto amaro o è difficile da masticare.  

Mele, pere, albicocche, pesche 
Quando, invece, è possibile – come con mele, pere, albicocche, pesche, etc. - è consigliabile non sbucciarle per trarne il massimo delle proprietà. Assicurati solo di lavare ciascun frutto molto bene prima di consumarlo.


 
E i semi? 
Un altro errore che si commette, basandosi sul vago presupposto che siano non commestibili, poco digeribili o addirittura dannosi per la salute, è gettare via i semi di frutta e verdura.  Ebbene, come dimostrato da approfonditi studi realizzati nel North Carolina Research Campus, non solo non esiste alcuna prova della tossicità dei semi della frutta e della verdura generalmente consumate ma i semi, così come le bucce, contengono generalmente sostanze nutritive e composti fitochimici in quantità maggiore rispetto a quella racchiusa nella polpa. Sono state individuate, ad esempio, proprietà antibatteriche nell’olio estratto dai semi di mela, e mostrato un elevato livello di proteine, grassi buoni e fibre nei vinaccioli delle uve. Del resto, tale ricchezza di proprietà benefiche dei semi non dovrebbe sorprenderci: mandorle, noci etc. sono semplicemente dei semi e da tempo conosciamo i benefici di altri semi come il lino e la chia.  

Certo, sgranocchiare semi di pera o di pompelmo non è allettante quanto una bella manciata di pistacchi, ma basta seguire dei semplici trucchi per assimilarne le sostanze nutritive senza sprecarle. Quali? Tieni da parte i semi di anguria e usali per un decotto o immergili nel tè. Aggiungi alle tue insalate non solo la polpa ma anche i semi di papaya. Frulla o schiaccia l’intera mela nella preparazione delle tue ricette, torsolo e buccia compresi!
 
Per altri suggerimenti e curiosità segui il blog di Dole.it e la sua pagina ufficiale su Facebook, così da restare sempre aggiornato.

Dole Italia è la divisione italiana di Dole Food Company Inc., uno dei maggiori produttori e distributori al mondo di frutta e verdura fresche di alta qualità. La storia di Dole inizia nel 1851 e prosegue agli inizi del Novecento con James Drummond Dole che, sulla promessa "Qualità, qualità e ancora qualità", fondò la Hawaiian Pineapple Company, dedita alla coltivazione degli ananas. Da allora quotidianamente Dole rinnova ai propri consumatori quella promessa, che le ha permesso di divenire leader di settore su molti mercati e partner di riferimento nell’educazione nutrizionale.  

Fonte: Ufficio stampa Dole Italia