In Campania inizia la semina delle arachidi

In Campania inizia la semina delle arachidi
Torna in Campania dopo quasi sessant’anni la coltivazione delle arachidi, per offrire nuove opportunità alle imprese agricole, rafforzandone la resilienza in tempi di Covid19. 
È partita nei giorni scorsi la prima semina tra Sannio e Irpinia, dando avvio al progetto Arachidi in Campania (ArCamp), grazie alla collaborazione tra Coldiretti Campania, la Vincenzo Caputo Srl, storica azienda di Somma Vesuviana specializzata nella lavorazione di frutta a guscio, la SIS - Società Italiana Sementi, il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e la startup Farzati Tech, impegnata nel lancio della “super tracciabilità” tramite tecnologia BluDev. Un progetto che unisce quindi sostenibilità, produttività e sicurezza alimentare.



Le prime operazioni di semina hanno coinvolto quattro aziende agricole nei territori di Calvi (Benevento) e Montoro (Avellino). Il progetto, per il 2020, prevede attività di sperimentazione e collaudo sugli aspetti di innovazione varietale e di processo tecnologico relativi alla coltivazione dell’arachide in Campania, per lo sviluppo di una filiera di produzione autoctona, dal seme al prodotto finito. Ma vuole essere anche una valida alternativa a colture meno redditizie. Il seme è stato fornito dalla Sis di Bologna, primaria azienda sementiera italiana. Oggi le industrie di trasformazione importano oltre il 95% di arachidi, provenienti soprattutto dall'Egitto e dagli Usa.



La Campania è stata leader in Italia di questo prodotto fino agli anni '60, con impiego del seme soprattutto per l’estrazione dell’olio. La prima raccolta è prevista a settembre. L’azienda Caputo immetterà il prodotto, sia in guscio che tostato, non fritto e senza sale, sul mercato della grande distribuzione con un packaging ad alta sostenibilità. I semi di arachide hanno un alto contenuto di proteine. Sono inoltre una buona fonte di niacina e quindi contribuiscono alla buona salute del cervello e alla circolazione sanguigna. Ma contengono anche alte concentrazioni di polifenoli. Gli sportivi scelgono il burro di arachidi per le proprietà di acidi grassi insaturi, proteine vegetali, potassio, magnesio, vitamina E e arginina.

Il Dipartimento di Agraria di Portici e lo staff tecnico di Coldiretti cureranno il coordinamento scientifico del progetto e le attività di divulgazione dei risultati, mentre la startup innovativa Farzati Tech svilupperà, attraverso la propria tecnologia BluDev, la tracciabilità, dal seme al prodotto finito, per certificarne l'origine.

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti Campania