Coop e Conad: le condizioni per una crescita di filiera

Gli interventi di Mazzini, Fabiani e Guernelli al Think Fresh Webinar Preview

Coop e Conad: le condizioni per una crescita di filiera
Lo stravolgimento del mix canali, il crollo della frequenza d’acquisto, la difficoltà di tenere il passo con il boom di richieste online: al Think Fresh Webinar Preview di ieri pomeriggio esponenti di punta dell'ortofrutta "targata" Coop e Conad hanno analizzato lo tsunami coronavirus che non ha risparmiato nessuno. “Declinando” le condizioni per creare un rapporto più solido con i fornitori italiani.

“Il cambiamento della scelta dei format è sotto gli occhi di tutti così come la crescente tendenza a ricorrere al digitale e all’ecommerce per gli acquisti”, ha spiegato Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di Coop. “I punti vendita di grandi dimensioni soffrono e vanno sicuramente ripensati, ma continuano a offrire convenienza e assortimento”. Il confezionato ha guadagnato spazio innescando una necessaria riflessione "sul tema dello smaltimento dei rifiuti”. In generale, ha aggiunto Mazzini, il retail ha svolto un ruolo fondamentale di supporto alla normalità, "un ruolo sociale che gli è stato riconosciuto”.


Della Casa e Mazzini. In alto, da sinistra, Guernelli e Fabiani

Gianmarco Guernelli, responsabile ortofrutta di Conad ha confermato che “le abitudini di tutti sono cambiate: si sono riscoperti valori e prodotti di base precedentemente in secondo piano come farina, lievito, ma anche  mele, arance, legumi, noci; oggi siamo in fase meno emergenziale ma alcune caratteristiche sono cristallizzate. E attraverso la linea Bassi e Fissi intendiamo venire incontro alle richieste di convenienza dei consumatori secondo la logica dell’every day low price: dal primo giugno, sono ben 520 le referenze coinvolte”. 

Tra i temi più importanti per il Consorzio c’è l’italianità: “Il settore però ha bisogno di aggregazione vera”, ha detto Guernelli rivolgendosi idealmente a chi opera a monte della filiera. “Il modello trentino delle mele dovrebbe fare scuola. E poi servono qualità e sapore: il gusto viene prima di tutto, sempre. Insieme a sicurezza e salubrità”.



Sollecitato dalle domande di Roberto Della Casa, Germano Fabiani, responsabile del reparto frutta di Coop si è soffermato sul passaggio dallo sfuso al confezionato: “Era in itinere da tempo anche perché la leva promozionale lavora attraverso le confezioni. Una tendenza destinata a consolidarsi, quindi. Anche perché il pack permette di raccontare il prodotto, come avviene nella linea Fior Fiore. Ma, in questo ambito è importante il tema dello smaltimento”. Il manager Coop non ha nascosto che “il boom di richieste online ci ha trovati impreparati, come molti altri, ma è sicuramente un’opportunità e un fronte da sviluppare”.

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