Vespa Samurai, lanci in Friuli e Veneto

Vespa Samurai, lanci in Friuli e Veneto
Ieri si sono tenuti i primi lanci di vespa samurai in Friuli per controllare la presenza della cimice asiatica nel territorio. A seguito dell'adozione del Decreto ministeriale che, su istanza delle Regioni, autorizza l'immissione in deroga della vespa samurai nel centro nord Italia, nel territorio friuliano sarà l'Ersa ad occuparsi del lancio dell'insetto in 50 siti, distribuiti in modo tale da avere una copertura ottimale.

Da ieri, quindi, la liberazione verrà compiuta esclusivamente in corridoi ecologici, siepi, aree verdi, vegetazione sugli argini di corsi d'acqua e in genere in prossimità di colture agrarie condotte con metodo integrato e biologico. Ad occuparsi dell'operazione saranno i tecnici del Servizio fitosanitario, utilizzando in più periodi e in tutti i siti individuati, le vespe samurai appositamente allevate dal Crea-Dc di Firenze.

Nel rispetto del Programma nazionale, l'attività prevede oltre al rilascio di questi specifici esemplari, anche l'effettuazione di valutazioni pre e post intervento, allo scopo di verificare l'efficacia delle azioni intraprese. Per fare questo sarà coinvolta anche la cooperativa FriulFruct con il suo personale tecnico, sulla base di uno specifico progetto finanziato dall'amministrazione Regionale.

"Speriamo - spiega l'assessore regionale Stefano Zannier - di essere giunti alla soluzione definitiva del problema relativo all'invasione della cimice marmorata asiatica. Il lungo percorso seguito con estrema attenzione dall'Amministrazione regionale assieme a tutte le altre Regioni coinvolte dalla stessa problematica, con il supporto del Mipaaf, ha finalmente consentito di procedere con l'immissione dell'antagonista della
cimice".

"La grave situazione di crisi dei produttori danneggiati in questi anni - prosegue Zannier - aveva raggiunto limiti non più sostenibili, nonostante gli ingenti sforzi messi in campo dalla Regione. Gli indennizzi statali, per i quali in questi giorni si stanno perfezionando le domande di sostegno, potranno essere un valido aiuto per le aziende ormai stremate. A seguito dei risultati derivanti dalle immissioni dei prossimi giorni si
valuteranno le eventuali strategie future".

Primi lanci anche in Veneto di vespe samurai: la Regione Veneto, in collaborazione con il laboratorio di Entomologia dell’Università di Padova, giovedì 18 giugno dà avvio al piano triennale di graduale immissione di questa piccola vespa non autoctona in 106 siti distribuiti in tutta la regione, a presidio dei frutteti delle sette province venete. Il Trissolcus Japonicus, questo il nome scientifico del piccolo imenottero di origine asiatica che depone le sue uova in quelle della cimice asiatica di fatto impedendone la nascita, risulta sinora il miglior avversario della temuta Halyomorpha Halys che dal 2015 ad oggi si è diffusa in modo esponenziale nella Pianura padana intaccando e danneggiando le colture di pesche, mele, pere, albicocche, ciliegie, susine, kiwi, senza disdegnare mais, soia e colture orticole.

Giovedì i tecnici dei servizi Fitosanitari della Regione Veneto, guidati da Giovanni Zanini, insieme ai ricercatori del dipartimento Dafnae dell’Università di Padova (dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) coordinati dal professor Alberto Pozzebon, provvederanno ai primi tre lanci per un numero complessivo di oltre 300 esemplari.

Le tre aziende agricole interessate sono:

1) azienda di Renato Santi, a Cittadella, in via San Feliciano n. 30 (ore 9.30)
2) azienda agricola Barbona Chiesa di Antonio Quota, a Barbona, in via Piazza n. 2/A (ore 12.30)
3) azienda olivicola Redoro di Daniele Salvagno, in via Guglielmo Marconi n. 30, a Grezzana, in provincia di Verona (ore 16)

“Con il decreto della settimana scorsa del ministero per l’Ambiente che ha autorizzato l’immissione in natura di questo antagonista – dichiara l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan - può finalmente iniziare anche in Veneto il programma di contrasto biologico alla cimice. Il territorio regionale è stato suddiviso in 106 quadranti, ciascuno di 30 chilometri quadrati, all’interno dei quali sono stati individuate le aree idonee, siti naturali e corridoi ‘verdi’ limitrofi ai frutteti, dove le cimici asiatiche tendono a deporre le uova e dove sarà più efficace l’azione parassitoide della piccola vespa. In ogni quadrante i lanci saranno ripetuti tre volte durante la stagione estiva, a alla distanza di circa un mese, per un totale di 318 lanci. Ogni volta i nostri tecnici libereranno un centinaio di esemplari femmina, pronte a deporre le uova, e, una decina di maschi. In totale, da giugno ad agosto, verranno liberati circa 35 mila esemplari, un piccolo esercito a presidio dei 18 mila ettari di frutteti presenti nel territorio regionale”.

La campagna veneta di contrasto biologico avviene in simultanea con analoghi lanci in corso in Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e nelle province autonome di Trento e Bolzano. “I risultati non saranno immediati – avverte Pan - perché la cimice asiatica, così come le cimici autoctone, è un insetto molto prolifico e vorace e pare abbia trovato nella pianura padana il suo habitat ideale. gli studi condotti sinora ci autorizzano a riporre fondate speranze nell’efficacia del comportamento oofago della vespa samurai, che peraltro risulta del tutto innocua per l’uomo, le api e le altre specie animali. I nostri tecnici dei Servizi Fitosanitari e del Dipartimento Dafnae dell’ateneo patavino seguiranno con grande attenzione le evoluzioni e l’efficacia di questa operazione di riequilibrio naturale che, per dimensioni, durata e effetti attesi, si qualifica tra le più importanti operazioni di lotta biologica avviate nel Paese”.

Il lancio di vespe samurai è una delle cinque azioni del piano triennale di prevenzione e contrasto alla cimice predisposto dalla Regione per il triennio 2020-2023 e finanziato con 4,5 milioni di euro.

“Con questo piano – conclude Pan – la Regione dà continuità e sistematicità agli interventi già messi in campo a partire dal 2017, ai primi riscontri dei danni causati dalla cimice asiatica, pericoloso ‘fitofago del paesaggio’ che ha causato perdite ai raccolti in Veneto quantificabili nell’ordine di 80-100 milioni annui. I lanci delle piccole vespe samurai andranno ad integrare i metodi di contrasto già sperimentati, come trappole, reti anti insetto e impiego di mezzo chimici, secondo un piano organico e diversificato di interventi, frutto della collaborazione tra Regione, mondo produttivo e quello della ricerca scientifica ed economica”.

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia e Regione Veneto