Il sindacalista Soumahoro s'incatena a Roma

Il sindacalista Soumahoro s'incatena a Roma
Il sindacalista Aboubakar Soumahoro si è incatenato ieri a Villa Pamphili, dove si svolgono gli Stati Generali dell’economia e ha cominciato uno sciopero della fame.

“Il governo ascolti il grido di dolore degli invisibili” ha detto l’attivista che difende i diritti degli ultimi, a partire da braccianti e dai migranti, e chiede risposte su tre punti: “Filiera agricola con adozione della patente del cibo, per garantire cibo eticamente sano alle persone e liberare contadini agricoltori e braccianti dallo strapotere del giogo dei giganti del cibo che favoriscono lo sfruttamento e il caporalato sia digitale che dei colletti bianchi; varare un piano nazionale emergenza lavoro per assorbire le persone e tutelare quelli che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della crisi sanitaria; cambiare le politiche migratorie razzializzanti con la regolarizzazione degli invisibili, tutti, col rilascio del permesso di soggiorno per emergenza sanitaria convertibile per attività lavorativa”, ha detto, concludendo “cancellare gli accordi con la Libia, cancellare i decreti sicurezza con la riforma radicale di politiche di accoglienza, cittadinanza per bambini nati e cresciuti in Italia, abolizione della Bossi-Fini”.

Poi, un appello: “Abbiamo bisogno del vostro sostegno l’unico simbolo che vi chiedo è la vostra solidarietà, i sogni e i desideri per una comunità perché si tratta di una lotta di civiltà”.

Fonte: 
www.askanews.it