SmartFresh anche per la frutta estiva

AgroFresh estende l'impiego della tecnologia a meloni e drupacee

SmartFresh anche per la frutta estiva
Lo SmartFresh, prodotto di punta dell’azienda AgroFresh nelle sue formulazioni SmartFreshTM ProTabs e SmartFreshSM SmartTabs, è probabilmente la tecnologia più utilizzata per aumentare la conservabilità delle mele e di altri frutti invernali come kiwi e pere – senza dimenticare kaki e susine – ma da quest’anno, fra le colture che potranno beneficiare dell’utilizzo di questa sostanza, si aggiungono albicocche, pesche/nettarine e meloni.

Ricordiamo che lo SmartFresh è un regolatore di crescita per trattamenti in post raccolta a base di 1-metilciclopropene, molecola che controlla la produzione di etilene, l’ormone naturale che provoca la maturazione dei frutti. In questo modo si prolunga la conservabilità dei frutti che manterranno le caratteristiche qualitative di quando sono stati raccolti.

La capacità di prolungare la conservabilità di un frutto interessa tutti gli attori della filiera. In primis il produttore, perché ha la possibilità di gestire con più tranquillità la vendita di un prodotto deperibile, oltre ad aver l’opportunità di approcciare mercati lontani, sempre più importanti in un contesto di sovraproduzione cronica; per il distributore maggiore conservabilità si identifica con una shelf life (vita di scaffale) superiore con conseguente riduzione degli sfridi e quindi miglioramento dei margini di profitto. Infine, per il consumatore la conservabilità è sinonimo di lotta allo spreco, tema salito alla ribalta mondiale negli ultimi anni.



A maggiore ragione, per i prodotti deperibili come la frutta estiva questi concetti assumono un’importanza cruciale, come spiega ad Italiafruit News Eleonora Barbero dell'azienda AgroFresh: “Gli ultimi anni, contraddistinti da mercati sempre più imprevedibili e da un consumatore sempre più esigente, è aumentata la necessità da parte dei produttori di garantire una migliore conservabilità dei frutti venduti garantendo al contempo le proprietà organolettiche. Così, dopo anni di test e di ricerche, abbiamo esteso la tecnologia SmartFresh ad albicocche, pesche/nettarine e meloni, forti dell’esperienza positiva riscontrata in altri Paesi dove è già utilizzata da tempo, come negli Usa. Questo know how in continua evoluzione, ci ha consentito di sviluppare un protocollo di applicazione specifico per ogni varietà, che prende in esame i principali parametri tecnici della coltura – ad esempio gli indici di raccolta – in modo da garantire all’utente il risultato sperato, senza dimenticare che il team AgroFresh è a disposizione per ogni necessità”.

I benefici che derivano dall’applicazione dello SmartFresh sono evidenti: “Per tutte e tre le referenze l’applicazione di SmartFresh prolunga il mantenimento della qualità – intesa come dolcezza e consistenza – e della freschezza, attenuando fisiopatie specifiche causate dal periodo di conservazione. Per esempio, nelle albicocche riduce l’imbrunimento interno, nelle pesche e nettarine protegge i frutti dai danni causati dalle basse temperature in frigo-conservazione, ed infine nel melone, rallenta il viraggio del colore della polpa e della buccia e lo sviluppo di marciumi e macchie brunastre rallentando al contempo il decadimento del grado zuccherino tipico dei frutti sovramaturi”.

“Proprio in questi giorni - conclude Barbero - sono state effettuate le prime applicazioni commerciali su melone retato, varietà Macigno, presso l’azienda Maini Frutta srl, storica realtà ortofrutticola dell’areale Ferrarese, che da anni utilizza con successo SmartFresh sulla frutta invernale ed ha subito colto l’occasione per estenderne l’utilizzo ad un prodotto aziendale importante come il melone”. 

Effetto sul contenuto di solidi solubili (°Brix) - Melone 



Effetto sull’emissione di etilene - Melone  

Foto di apertura: Eleonora Barbero di AgroFresh con i clienti Matteo e Nicola Maini dell'azienda Maini Frutta.
 
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