«Ortaggi, che disastro: buttiamo ed espiantiamo»

Ghiselli (Orto di Vergiano): melanzane, pomodori, cetrioli senza mercato a Rimini

«Ortaggi, che disastro: buttiamo ed espiantiamo»
"Se avessimo saputo cosa sarebbe successo e le conseguenze causate dal Covid sui consumi nel periodo estivo, non avremmo sicuramente piantato così tanto: è un disastro". Eleonora Ghiselli, della società agricola Orto di Vergiano, è perentoria. La sua azienda gestisce 14 ettari in serra e 6-7 ettari in pieno campo che in questo periodo sono nel clou della produzione: cetrioli, meloni, melanzane, pomodori per la stragrande maggioranza invenduti, "gettati prima ancora di essere messi nelle cassette", spiega sconsolata Ghiselli, la cui azienda ha uno stand nell'area produttori del Centro agroalimentare di Rimini e vende inoltre a "km zero". 



"I prezzi? Non ha senso parlare di prezzi perché non  si formano, il mercato è completamente ingessato. Raccogliamo per buttare via". I consumi languono: la componente-turismo è fondamentale nella riviera romagnola, e la carenza di ospiti, in questa estate anomala, viene definita dalla produttrice romagnola "micidiale". 


Ortaggi in vendita al Caar di Rimini

"Il presente è pessimo e le prospettive non sono certamente favorevoli - conclude Ghiselli - se a fine 2019 avessimo saputo del coronavirus ci saremmo mossi diversamente. Ma chi poteva immaginarlo... E ora non vediamo futuro. E stiamo espiantando". 

Il Riminese ha perso negli ultimi 30 anni oltre il 30% della superficie agricola. Nonostante questa situazione che la vede fra le prime province di Italia per la perdita di suolo produttivo a favore di quello urbanizzato, nella provincia sono presenti circa 2.500 imprese agricole attive, pari al 7% delle imprese totali iscritte alla Camera di Commercio. Il rischio è quello di assistere a un brusco ridimensionamento già nei prossimi mesi.

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