Sostenibilità ambientale, tappa necessaria per l'agricoltura

Al «Food & Made in Italy summit» de Il Sole 24 Ore il punto su risorse e debolezze

Sostenibilità ambientale, tappa necessaria per l'agricoltura
Com’è cambiato il settore agroalimentare durante l’emergenza e quali sono le sue prospettive future? A queste domande ha cercato di rispondere ieri mattina il “Food & Made in Italy summit”, il digital event organizzato da Il Sole 24 Ore a cui hanno partecipato anche il coordinatore S&D Commissione Agricoltura Parlamento europeo Paolo De Castro e il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova.

Quest’ultima è intervenuta sottolineando l’importanza che il comparto agroalimentare ha rivestito durante il lockdown e a cui il decreto rilancio ha destinato 1.150 milioni di euro per il suo rilancio. “Era fondamentale garantire liquidità alle imprese e il nostro impegno è andato tutto in quella direzione – ha detto il Ministro – per esempio con le cambiali agrarie le aziende hanno potuto ottenere sostegno economico nel giro di una settimana dalla loro richiesta. I produttori hanno bisogno di essere sostenuti: per questo motivo, oltre agli 80 milioni di euro già dedicati nella legge di bilancio, ne abbiamo aggiunti ulteriori 30 milioni. E la nostra battaglia in questo senso continua perché è troppo facile etichettare i rappresentanti della filiera come eroi e, subito dopo, dimenticarsene”.

Un altro fronte su cui Bellanova ha detto di battersi è quello della sostenibilità: “Siamo i primi sostenitori della sostenibilità in Europa ma dobbiamo fare un’operazione credibile: questo significa che la crisi climatica va contrastata con linee di intervento sostenibili dal punto di vista dell’ambiente ma anche economicamente. In questo senso chiediamo una scelta chiara all’Europa, altrimenti rischiamo di finire in un terreno di ipocrisia. Non si può raggiungere la sostenibilità ambientale se continuano a togliere risorse all’agricoltura: se vogliamo ottenere buoni risultati, i produttori hanno bisogno di più risorse. E la stessa cosa vale per i prezzi: finché continueremo a vendere sotto costo, la differenza verrà pagata sempre da qualcuno, nella maggior parte dei casi dai produttori. E’ arrivato il momento di coniugare economia ed etica”.


Massimiliano Giansanti

D’accordo con la visione del ministro anche il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti che ha detto: “La strategia Farm to fork è un percorso molto ambizioso e il contesto in cui dev’essere realizzata è difficile. Quando fu immaginata la strategia, ancora non si conosceva il Coronavirus e le sue conseguenze, elementi di cui oggi dobbiamo tener conto. Per questo motivo la sostenibilità ambientale dev’essere accompagnata anche da una sostenibilità sociale ed economica: se queste ultime due sono assenti, allora non si potrà realizzare neanche la prima”.
E ha aggiunto: “La proposta Farm to fork va migliorata per garantire reddito agli agricoltori: senza agricoltura non si può avere neanche sostenibilità ambientale. In Italia siamo molto più avanti di tanti altri in Europa: questo primato va valorizzato nella discussione europea perché il modello produttivo italiano è molto diverso da altri modelli europei. In quest’ottica è fondamentale introdurre il multilateralismo per garantire un sistema globale sugli aspetti produttivi ed evitare disparità”.


Matteo Giuliano Caroli

A rimarcare il valore di una sostenibilità economica e sociale anche il professore di economia e gestione delle imprese internazionali dell’Università Luiss Guido Carli Matteo Giuliano Caroli che ha detto: “Oggigiorno la sostenibilità è ineluttabile ed è al centro del business model dei più grandi gruppi economici ma per ottenerla occorre fare investimenti. La politica industriale deve favorire l’accompagnamento ad uno sviluppo sostenibile ed evitare che i mercati siano invasi da prodotti non sostenibili: vanno premiate le aziende che investono in economia circolare e va spostata nel medio-lungo termine la massimizzazione dei risultati perché la sostenibilità è fondamentale ma richiede tempo. Digitale, efficienza energetica e capacità manageriale sono i campi in cui dobbiamo investire”.


Paolo De Castro 

Al summit ha partecipato anche il coordinatore S&D Commissione Agricoltura Parlamento europeo Paolo De Castro tramite un contenuto video. Sulle misure europee del Green Deal, ha commentato “Se le alternative concrete all’agricoltura tradizionale sono innovazione e biotecnologie sostenibili, la loro adozione richiederà tempo: speriamo che i produttori possano essere incentivati, e non penalizzati, nell’adottare comportamenti idonei a combattere il cambiamento climatico. Vogliamo che gli agricoltori possano diventare più forti, più competitivi e più presenti sul mercato”.

Diverse strategie per un unico obiettivo: continuare a migliorare. Come ha commentato anche il Direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini “Se c’è un modo di uscire dalla crisi, è riflettere come cambiare in meglio”.

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