Ortofrutta, il miraggio delle 5 porzioni al giorno

Le consuma solo il 10% degli italiani, quota ferma da dieci anni: i dati

Ortofrutta, il miraggio delle 5 porzioni al giorno
Consumi di frutta e verdura fermi al palo: solo un italiano su 10 mangia la quantità di ortofrutta raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, cioè le famose 5 porzioni al giorno. Il quadro nell'ultimo lustro non è cambiato e anche l'ultima fotografia scattata dai Sistemi di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) coordinati dall’Istituto superiore di sanità sulla popolazione 18-69 anni (Passi) e sugli ultra65enni (Passi d’argento) mostrano un’alimentazione quotidiana carente di frutta e verdura. Meno di 5 adulti su 10 consumano 1-2 porzioni, 4 su 10 ne consumano 3-4 porzioni, mentre appena 1 su 10, come detto, ne consuma la quantità raccomandata (9,8% per l'esattezza, era il 9,5% nel 2014). C'è poi una piccola quota di persone (meno del 3%) che dichiara di non consumare né frutta né verdura.

Quando si ragiona di rilancio dei consumi ortofrutticoli, questa è la realtà quotidiana con cui bisogna confrontarsi. E le abitudini degli italiani sono difficili da modificare: nonostante campagne di comunicazione, iniziative che partono dalle scuole, esperti che martellano sull'importanza di inserire frutta e verdura nella propria dieta... Secondo le rilevazioni contenute in Passi dal 2008 ad oggi è cambiato poco o niente.



"Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato, è un’abitudine che cresce con l’avanzare dell'età, è più frequente fra le donne, tra le persone senza difficoltà economiche e tra quelle persone più istruite, ma resta un’abitudine che coinvolge comunque una quota contenuta di persone che non arriva mai a superare il 12% neppure fra i maggiori consumatori - spiega l'Iss nel suo rapporto - Il gradiente geografico è chiaro e mostra che l’adesione al five a day scende significativamente nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione delle isole, in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra le più alte. Dal 2008 la quota di persone che aderisce al five a day resta sostanzialmente stabile, si intravede un aumento significativo solo nelle Regioni del Centro Italia dal 2013, sostenuto da un aumento della quota di persone che consuma mediamente più porzioni di frutta e verdura, ma una riduzione nelle regioni settentrionali. Se l’adesione al five a day resta un’abitudine di pochi, quasi la metà della popolazione consuma almeno 3 porzioni di frutta o verdura al giorno; le caratteristiche di chi ha comunque questa buona abitudine restano significativamente associate al genere femminile, all’età, al vantaggio socioeconomico, per risorse finanziarie, livello di istruzione e cittadinanza italiana, e alla residenza nelle regioni settentrionali".



E pensare che gli italiani qualche problema con la bilancia ce l'hanno e una dieta più ricca in ortofrutta servirebbe a tenere sotto controllo la linea. Secondo i dati relativi a peso e altezza 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso e 1 obeso.



Anche il consumo medio giornaliero di frutta e verdura fra le persone ultra 65enni non ha raggiunto la quantità indicata dalle linee guida per una corretta alimentazione. Infatti, tra gli intervistati, il 43% ha dichiarato di consumare 1-2 porzioni quotidiane di frutta o verdura anche se la gran parte (55%) ha dichiarato di consumarne fino a 3 porzioni al giorno. I problemi di masticazione interessano una quota di ultra 65enni contenuta ma non trascurabile, pari al 13% degli intervistati e, fra quelle indagate, rappresentano le condizioni di salute più associate allo scarso consumo di frutta e verdura.

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