Italiani, è feeling con l'agricoltura (e l'ortofrutta)

Osservatorio Censis-Enapia: settore dinamico, essenziale per la ripartenza e l'occupazione

Italiani, è feeling con l'agricoltura (e l'ortofrutta)
Gli italiani promuovono l'agricoltura e la ritengono fondamentale per l'auspicabile ripartenza economica: sono eloquenti i dati del Rapporto dell'Osservatorio sul mondo agricolo presentato ieri su YouTube da Censis ed Enpaia. Un sentiment positivo che non può lasciare indifferente il pianeta ortofrutta, realtà di prima grandezza nella galassia del "primario". Un macrocosmo in buona salute, dinamico e vitale, strategico per l'economia italiana anche in termini di indotto. Sono 732mila le imprese attive, che occupano quasi 900mila addetti, per 44 miliardi di euro di export con un +26,2% reale nel periodo 2014-2019 (a fronte del +15,9% del totale economia).


Un momento della presentazione dell'Osservatorio

Per l'89,2% degli italiani si tratta di un settore produttivo dagli ampi margini di crescita e centrale per la ripresa economica. Buone prospettive anche sul fronte occupazionale: l'87,9% ritiene che nel post Covid-19 l'agricoltura sarà motore per la creazione di posti di lavoro e di opportunità di fare impresa, anche per i giovani. A pensarla così, sottolinea il rapporto Censis-Enpaia, l'87,5% dei residenti nel Nord-Ovest, l'88,2% nel Nord-Est, l'85,6% nel Centro e l'89,5% nel Sud-Isole. Il 90,9% degli interpellati, ancora, la definisce utile per la promozione e l'attrattività turistica dei territori.

Il post Covid-19, sottolinea il Rapporto, ha generato nuove abitudini nel rapporto con i consumi alimentari. Gli italiani hanno cominciato a risparmiare di più, ricorrendo ai discount (+18%) e agli ipermercati (+3%) ed è cresciuta l'attenzione al cibo, con il 25% degli italiani (41,8% tra i 25-34enni) che ha dedicato più tempo a colazione, pranzo e cena, e il 32% che vi ha dedicato più tempo del solito. Da sottolineare, inoltre, l'incremento di attenzione sociale per cibo e cucina dei millennial, inclusi i maschi.



In tale scenario, secondo l'Osservatorio, emerge un importante ruolo dei prodotti Made in Italy. Il 91% è pronto ad acquistare più alimenti di produzione italiana per la qualità, per la sicurezza e per solidarietà ai nostri agricoltori. Rivalutata, inoltre, anche la necessità di una maggiore trasparenza con l'89% degli italiani che punterà su alimenti la cui etichetta rende evidente origine, ingredienti, lavorazione, cioè prodotti con una tracciabilità trasparente. 

"Anche nel clima di paura e incertezza del post Covid, l'agricoltura resta strategica per creare nuove imprese e occupazione aggiuntiva", ha rilevato Giuseppe De Rita, presidente del Censis. "Dovrà però fare i conti con consumatori molto cauti nella spesa, che non transigono su qualità e sicurezza dei prodotti". E  il presidente di Enpaia, Giorgio Piazza. ha messo in luce come  "i dati rafforzino la tendenza positiva del comparto agricolo che  esprime un valore aggiunto molto alto, il secondo in Europa con 34,6 miliardi di euro e una classe imprenditoriale capace di fare investimenti e produrre cibo di qualità". 

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