Meloni, un'altra campagna soddisfacente per Ambrifello

Il brand conquista sempre più clienti. Copla: «Per il 2021 vogliamo ampliare il calendario»

Meloni, un'altra campagna soddisfacente per Ambrifello
Una buona campagna per il melone a marchio Ambrifello, coltivato sotto serra dall'Azienda Ambrifi Giuseppina, aderente all'Op Copla di Fondi. La stagione 2020, svoltasi dai primi giorni di giugno a metà luglio, si è infatti chiusa in bellezza con prezzi mediamente buoni e, soprattutto, con la consapevolezza di aver soddisfatto a pieno i desideri della clientela.

“L’elevata soddisfazione dei nostri clienti è il parametro più rilevante nella valutazione di questa stagione, perché ci fa essere fiduciosi per il futuro”, sottolinea a Italiafruit News Silvestro Ferro, responsabile commerciale della Copla


Impianto di melone Ambrifello dell'Azienda Ambrifi Giuseppina

In generale, la campagna sotto serra dei meloni laziali è stata condizionata dal clima bizzarro dei primi venti giorni di giugno, che ha disincentivato i consumi. “In un contesto climatico difficile - evidenzia Ferro - siamo riusciti ad aumentare il numero dei nostri clienti. Per circa un mese e mezzo, Ambrifello è stato il melone dominatore per bontà del Centro Italia grazie alla dolcezza eccezionale della sua polpa, con livelli di concentrazione zuccherina che hanno raggiunto i 18 gradi brix”.

“La clientela che voleva un melone sempre buono da mangiare richiedeva Ambrifello, segno che il nostro marchio viene ormai riconosciuto come una proposta di alta qualitàIn collaborazione con l'azienda produttrice, abbiamo deciso per l'anno 2021 di allungare il calendario di produzione nel periodo più precoce".


Padella di melone Ambrifello 

Nel frattempo, l’Op Copla sta portando avanti la campagna del pomodoro, delle zucchine e dei cetrioli, tre prodotti che stanno vivendo un’estate molto complicata sul fronte dei prezzi. “Nella piana di Fondi, la massa dei pomodori è stata piantata per essere raccolta in questo mese di luglio. Negli ultimi 10 giorni, inoltre, le produzioni hanno aumentato la loro velocità di crescita a fronte delle elevate temperature sia giornaliere che notturne. Dalla prossima settimana, quindi, le quantità da raccogliere si ridurranno sicuramente. Anche se non credo che sul mercato cambierà qualcosa”. 

“Quest’estate - conclude il responsabile commerciale - a causa del Covid-19 mancano 10-12 milioni di turisti esteri in Italia. Poi ci sono diversi milioni di italiani che hanno difficoltà lavorative: sono questi, a mio avviso, i due motivi principali del calo dei consumi ortofrutticoli”.

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