Anecoop scommette sul Frutto del drago in Almería

Individuati quattro produttori che svilupperanno il progetto su tre varietà selezionate

Anecoop scommette sul Frutto del drago in Almería
E’ dedicato al Frutto del Drago, anche detto Pitahaya, il nuovo progetto della cooperativa agroalimentare spagnola Anecoop. 
Dopo quattro anni di ricerca nella gestione e selezione varietale effettuata presso l’azienda sperimentale Università di Almería -Anecoop situata a Retamar (Almería), sono stati individuati quattro produttori che porteranno avanti il progetto della cooperativa. 
Dopo aver studiato 43 diverse varietà di questo frutto tropicale, il programma ne ha individuate tre come ottimali: una a polpa bianca, un'altra a polpa rossa e una varietà impollinante.



“Qualità e produttività erano le richieste dei produttori – ha spiegato Marina Casas Fernández, responsabile della produzione e dello sviluppo di Anecoop nella fattoria UAL-Anecoop - Alcuni di loro coltivavano il pomodoro e hanno voluto introdurre una coltivazione alternativa, altri volevano un raccolto stagionale e altri volevano semplicemente innovare ”.

I frutti sono stati piantati in serre piane di diverse altezze, con trapianti eseguiti dagli agricoltori durante questo mese di aprile e maggio. Secondo il progetto, il pitahaya impiegherà da un anno e mezzo a due anni per entrare in produzione, per poi incrementare la produzione fino al sesto anno, quando si stabilizzerà.



Come periodo di raccolta, si prevede di iniziare a fine giugno per continuare fino agli inizi di dicembre.
“Tra gli obiettivi di Anecoop – sottolinea Casas – quello di espandere ulteriormente il periodo di raccolta, oltre ad aumentarne quantitativi e frequenza di raccolta”.
E continua: “Il pitahaya necessità umidità e un controllo dell'intensità solare. Si adatta bene all’ambiente della serra e con la gestione varietale,  possiamo perfezionare sempre di più il prodotto".

Al momento sono state testate varietà di frutti con calibri molto diversi, da 300 grammi a 900 grammi, sebbene la dimensione ideale sia di circa 400 grammi. La shelf life di questo frutto si classifica come buona, permettendo ai produttori di sviluppare il canale dell’export.

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