«Mele, ecco cosa ci aspettiamo»

Rivoira alla vigilia di Prognosfruit: investiamo sul residuo zero, novità per i marchi

«Mele, ecco cosa ci aspettiamo»
C'è grande attesa nel settore melicolo italiano per le previsioni di Prognosfruit che saranno diramate online domani, giovedì 6 agosto. "E' lecito attendersi, per questa stagione, un sensibile incremento dei volumi rispetto alla precedente campagna - spiega Marco Rivoira, dell'omonimo gruppo piemontese - con un ritorno della Polonia su livelli più consoni alle proprie potenzialità: potrebbe attestarsi su 3,5 milioni di tonnellate, un milione circa in più del 2019. Ci sono peraltro grosse incognite sul fronte qualitativo e ciò potrebbe impattare su trend e quotazioni. I primi mesi dovrebbero comunque essere soddisfacenti, anche se aleggia l'incognita-Coronavirus: potrebbe avere ripercussioni sia sulle dinamiche dell'export sia sui consumi. Soprattutto nel periodo autunno-invernale".



Per quanto riguarda la produzione italiana Rivoira si attende quantitativi analoghi ("l'Alto Adige è in calo ma il Piemonte ha numeri importanti) e sottolinea i rischi legati alla carenza di manodopera: "Finora si è riusciti a gestire e arginare il problema - sottolinea l'imprenditore - ma quando ci sarà il picco della produzione, tra settembre e ottobre, potrebbero essere guai seri. Anche perché, parliamoci chiaro, il Governo italiano non ha fatto assolutamente nulla per supportare le imprese italiane, nemmeno del nostro settore, tanto lodato ma altrettanto bistrattato". 



Il Gruppo ha recentemente lanciato un progetto sul residuo zero, identificabile dalla linea Rivoira Zero che interesserà in prima battute le Gala: "C'è molto interesse, è un progetto ambizioso e il test fatto lo scorso anno con Esselunga ha assicurato ottimi risultati. Prevediamo di commercializzare con questo nuovo brand circa 150 camion". Le novità non finiscono qui: a settembre è previsto il restyling del marchio Rivoira e anche la mela Ambrosia (nella foto sopra) cambierà immagine. Per quest'ultima è in programma una campagna televisiva impattante in Spagna. "In una stagione incerta come questa conta avere idee e progetti, ci troviamo a dover gestire una campagna estiva alquanto complessa con volumi bassi e prezzi alti per le poche drupacee. E il futuro è carico di incognite: dopo l'estate temo potranno esplodere tensioni sociali, il nostro Paese si sta impoverendo. Chi dovrebbe sostenerlo, non lo sta facendo". 

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