lunedì 24 agosto 2020
«Oltre 200mila persone sottratte al lavoro nero»
“Oltre
200mila persone, uomini e donne, sottratte all’invisibilità e restituite
alla dignità e regolarità dei rapporti di lavoro, e circa 13mila cittadini
stranieri che, da oggi, potendo contare su un permesso di soggiorno regolare,
possono trasformarlo in permesso di lavoro regolare. Numeri importanti che
confermano ancora una volta di più la bontà della norma, la sua necessità, la
giustezza del percorso avviato che adesso dovrà necessariamente proseguire
anche con il piano triennale contro il caporalato, con la piattaforma che
agevola l’incrocio trasparente domanda e offerta di lavoro, e l’offerta
integrata di servizi a partire dal trasporto”.
Così il ministro Teresa Bellanova commenta i dati appena diffusi dal Viminale
circa l’emersione e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro ai sensi
dell'articolo 103, comma 1, del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, che ha
riguardato i settori dell'agricoltura, del lavoro domestico e dell'assistenza
alla persona.
“L’incremento delle domande a partire dalla fine di luglio - prosegue il ministro - dice quanto fosse necessario sostenere la norma con una
comunicazione capillare e rivolta ai beneficiari. Necessità cui mi auguro abbia
risposto anche la nostra campagna di comunicazione, promossa proprio con questo
obiettivo. E rafforza quello che abbiamo sempre affermato: la necessità di una
finestra più larga e quella di estendere la possibilità di emersione e
regolarizzazione anche ad altri settori tagliati fuori, dall’edilizia alla
logistica alla ristorazione. Il nostro obiettivo è evidente: sottrarre al
lavoro nero e al caporalato, che non è solo in agricoltura, persone e braccia.
Le migliaia e migliaia di persone che, anche in agricoltura, da oggi, hanno
riguadagnato visibilità e dignità, sono una ragione in più per rafforzare il
nostro lavoro”.
Fonte: Ufficio stampa Mipaaf