Il confronto con i prezzi degli scorsi anni mostra una raffica di segni più. Ma non bisogna farsi abbagliare: per pesche e nettarine la contrazione dei volumi di questa campagna è la più seria degli ultimi decenni. Eppure, come rileva l'Ismea nel suo ultimo report dedicato a questi frutti, dopo anni di profonda crisi ci sono i primi segnali positivi.
Timidi se vogliamo, ma che riguardano pur sempre alcuni tra i frutti più consumato in Italia. Pesche, nettarine e percoche, infatti, rappresentano il 12% degli acquisti annui di frutta fresca degli italiani, guadagnando cosi` la terza posizione alle spalle di mele e banane che beneficiano pero` di un’offerta ininterrotta nel coso dell’anno.
I quantitativi bassi (-28% in Italia e -17% in Europa) è ovvio che condizionino il mercato e mettono in luce le difficolta` del comparto peschicolo nazionale: una produzione destrutturata e la grande concorrenza del prodotto spagnolo (ma anche nella penisola iberica le drupacee hanno avuto una contrazione importante).
"L’eccessiva frammentazione della produzione agricola italiana determina una minore redditivita` rispetto ai nostri diretti competitor spagnoli - scrive l'
Ismea - I produttori spagnoli, inoltre, possono far leva sulla precocita` dei loro raccolti che gli consente di aggredire i mercati europei gia` a partire dal mese di aprile. Di contro, l’Italia vanta un’eccellente offerta di prodotto a maturazione tardiva, con raccolta compresa tra fine agosto e ottobre, che riesce a spuntare ottime quotazioni soprattutto in concomitanza di autunni caratterizzati da temperature elevate, ma che trova scarso interesse sui mercati esteri".
Le
difficoltà a far reddito hanno portato negli ultimi anni a un ridimensionamento delle superfici investite - oltre a un processo di riconversione varietale - e questo ha aiutato a riallineare offerta e domanda. Però i consumi interni di pesche e nettarine sono ormai maturi e tutti concentrati nei mesi più caldi.
"Il risultato di tutto cio` e`
un’estrema volatilita` delle quotazioni del prodotto nazionale in funzione del livello di offerta e dell’andamento della domanda nazionale e internazionale - puntualizza l'istituto - Dopo un biennio piuttosto negativo per la filiera, tuttavia, i dati della campagna 2020 mostrano alcune conferme (riduzione delle superfici, anche se una quota in riconversione varietale) e qualche segnale positivo (produzioni di ottima qualita`, consumi stabili e prezzi all’origine in aumento)".
Concentriamoci proprio sui
prezzi. Ma prima ricordiamo le
stime diffuse da Cso Italy, secondo cui la produzione italiana di pesche, percoche e nettarine ammonterebbe a circa 820mila tonnellate con un calo del 28% rispetto al 2019.
In tale contesto, il mercato di pesche e nettarine alla fase di origine - ossia al cancello dell’azienda agricola - mostra notevoli aumenti sia rispetto ai livelli del 2019 sia rispetto al livello medio degli ultimi tre anni.
Gli incrementi riguardano tutte le tipologie di prodotto (pesche e nettarine, sia a polpa bianca sia a polpa gialla) e tutte le piazze di produzione monitorate da Ismea.
In generale, nel mese di
luglio 2020, i prezzi all'origine di pesche e nettarine si attestano intorno a
0,70 euro il chilo. Si tratta di un valore di gran lunga superiore a quello delle ultime campagne (+54% rispetto a luglio 2019 e +37% rispetto al prezzo medio di luglio nel triennio 2017-2019) ed e` condizionato dal livello di offerta particolarmente contenuto in Italia e in Europa. In giugno il differenziale di prezzo rispetto alle campagne precedenti e` stato ancora piu` ampio, +82% rispetto a luglio 2019 e + 68% rispetto alla media dei prezzi mensili di giugno nel triennio 2017-2019.

Per le
pesche a polpa gialla, nelle prime tre settimane di luglio il prezzo all'origine si e` attestato a circa 0,62 euro/kg, quotazione media nazionale franco azienda agricola. Rispetto al prezzo medio di luglio 2019 si registra un aumento del 56% mentre rispetto al prezzo medio mensile del triennio 2017-2019 la crescita e` del 34%.

Nelle prime tre settimane di luglio il prezzo all'origine delle
pesche a polpa bianca si e` attestato a circa 0,60 euro/kg, media nazionale franco azienda agricola. Rispetto a luglio 2019 si registra quindi un incremento del 44% mentre rispetto al prezzo medio mensile del triennio 2017-2019 l'aumento e` del 19%.

Nelle prime tre settimane di luglio il prezzo all’origine delle
nettarine a polpa gialla si e` attestato a 0,73 euro/kg, quotazione media nazionale franco azienda agricola. Rispetto al prezzo di luglio 2019 si registra un incremento del 59% mentre il confronto con il prezzo medio del triennio 2017- 2019 mostra un incremento del 45%.