«Pesche, il passo indietro della Spagna ci favorisce»

Odorizzi (La Grande Bellezza): calo strutturale, nuovi scenari. Bilancio ok per mirtilli e Gala

«Pesche, il passo indietro della Spagna ci favorisce»
"La minor pressione della Spagna si è fatta sentire e ha contribuito al  buon risultato delle pesche italiane nella campagna che sta per concludersi. Al di là dei problemi climatici che hanno determinato un calo di offerta da noi come da loro, penso che gli espianti portati avanti su larga scala nel Paese iberico possano aver determinato una riduzione strutturale dei volumi del competitor, con ripercussioni positive per il Made in Italy". E' la chiave di lettura di Leonardo Odorizzi, amministratore e promotore de La Grande Bellezza - Rete di sei imprese ortofrutticole - a proposito della stagione delle drupacee.  



Circa 15mila le tonnellate di pesche e nettarine raccolte tra Puglia, Piemonte e Veneto dall'aggregazione composta da Odorizzi Srl di Bussolengo, Perusi Srl di Sona, Coop Coofrutta di Villafranca, Op Geofur di Legnago (tutte nella provincia di Verona), Bergonzoni Srl di Gallo di Poggio Renatico (Ferrara) e Op Joinfruit di Verzuolo (Cuneo) che si sta facendo conoscere anche Oltralpe. "I prezzi sono stati molto interessanti, per la prima volta la filiera peschicola è stata remunerata in modo adeguato, superando la sommatoria dei costi", aggiunge Odorizzi. Che tiene a sottolineare alcuni plus de La Grande Bellezza: il vantaggio della distintività, la capacità di lavorare bene e tempestivamente il prodotto appena raccolto, l'importanza di un'aggregazione "snella".



"II nostro brand inizia a essere riconosciuto in Italia e fuori, la pesca buona da mangiare, lavorata a "caldo", con tempistiche veloci, facendo attenzione a evitare lunghi stoccaggi in cella e preservando la qualità, viene apprezzata dal consumatore. Anche all'estero, dove per la prima volta, abbiamo incamerato apprezzamenti per la materia prima e l'italianità". 

Le gelate che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola hanno favorito il collocamento delle drupacee e la Spagna è stata meno invadente del solito. Effetto delle riduzioni delle aree dedicate? "Non ci sono dati certi ma l'impressione è che la concorrenza iberica sia in fase calante e possano quindi crearsi i presupposti per nuovi scenari. Ne parleremo il prossimo 26 settembre in un convegno organizzato a Bussolengo". 



Dal punto di vista dei canali distributivi, La Grande Bellezza, oltre alla moderna distribuzione, serve ora anche i Centri agroalimentari: "Abbiamo riscoperto i Mercati, ne serviamo 7 di punta, da Torino a Roma, che ci stanno garantendo soddisfazioni", spiega Odorizzi. Per le pesche ma anche per le mele Gala, nel pieno della campagna, caratterizzate da una qualità eccellente, tra le migliori dell'ultimo decennio. Bilancio positivo anche per i mirtilli del Piemonte che, a luglio, hanno raggiunto catene distributive di punta, dove sono stati venduti con il brand aziendale. 



Sul fronte del packaging, a causa della pandemia la Rete ha dovuto accantonare temporaneamente l'utilizzo delle confezioni di carta; sugli scudi cestini di plastica e cartoni serigrafati, sempre con grande evidenza al marchio. "La forza dell'organizzazione - conclude Odorizzi - ci permette di identificare al meglio le esigenze dei clienti, rispondere in modo costante agli ordini e sodisfare in tempi rapidi ogni tipologia di richiesta. E' questo uno dei punti qualificanti della nostra Rete, soprattutto in momenti complessi come quello attuale".

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