Bastano antenna e app per controllare le colture

L'apparecchiatura realizzata dall'azienda Freecom ottimizza tempi e costi

Bastano antenna e app per controllare le colture
Il rapporto tra agricoltura e tecnologia è sempre più stretto ma spesso sono i costi a scoraggiare l’acquisto dei dispositivi di ultima generazione. Perché allora non sostituire le classiche centraline gestionali con una semplice antenna e un’app per smartphone, tablet o pc?
Ci ha pensato l’azienda informatica Freecom di Comiso (Ragusa) che, come riporta il sito Focusicilia.it, ha installato sul territorio il primo gateway LoRaWAN, tecnologia che permette di far comunicare tra loro gli oggetti e quindi gestire anche le serre e le coltivazioni in maniera più efficiente.
La tecnologia approda in Sicilia dopo esser stata utilizzata con successo in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. 

Più tecnologia e meno costi


Luca Occhipinti

A fronte di un investimento iniziale, aggiungere automazione alla propria serra significa ottenere maggiore efficienze, diminuire sprechi e costi per poter ampliare i margini.
Ma quali novità apporta LoRaWan? “E’ una nuova modalità informatica - spiega il direttore marketing di Freecom, Luca Occhipinti – Se fino ad oggi la classica centralina per la gestione dei processi in serra aveva costi molto alti, da oggi può essere sostituita da una semplice antenna e da un’app per smartphone, tablet o pc”. 
In questo caso, il consumo di elettricità sarà dei più bassi mentre si potrà razionalizzare l’utilizzo di fitofarmaci e il consumo di acqua, oltre ad ottenere una produzione omogenea. Gli stessi risultati si potranno riscontrare anche con le coltivazioni all’aperto, tramite “un migliore rapporto tra quantità prodotta dalla coltivazione e quantità effettivamente commercializzata”.
La sperimentazione dell’impianto inizia in un’azienda produttrice di fragole, dove saranno raccolti tutti i dati utili per poter ottimizzare la gestione, dal fabbisogno idrico, alle malattie delle piante, fino all’aggiornamento meteo. I dati registrati dai sensori saranno visibili su smartphone e pc, da dove saranno programmate le azioni successive.
L’idea di Freecom è “sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di suggerire delle modifiche nell’irrigazione, nella fertilizzazione e nella disposizione delle colture, per migliorare la produzione”. 

Anche se inizia il suo percorso in agricoltura, la tecnologia potrà essere applicata anche all’industria, nelle aziende di logistica, nella pubblica amministrazione. 
“Costituiremo una startup – aggiunge Occhipinti – che sia in grado di comprendere le varie esigenze e tradurle in soluzioni tecnologiche integrate. È un processo che può avvenire solo con un investimento importante in risorse umane altamente qualificate”. 

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