Esselunga, semestrale positiva

«Penalizzati dall'effetto Covid, conteniamo l'inflazione»

Esselunga, semestrale positiva
Vendite in lieve crescita, nel primo semestre, per Esselunga: mette a segno un +0,9% e al giro di boa del 2020 si conferma sopra i 4 miliardi di euro (4,061 per l'esattezza). Gli effetti del lockdown hanno parzialmente frenato l'ascesa: se si escludesse l’andamento di bar e profumerie, rimasti chiusi per circa due mesi, il progresso si attesterebbe attorno all’1,9% rispetto al corrispondente periodo 2019. Il reparto ortofrutta ha contribuito alla bontà dei risultati.



I dati della semestrale sono stati esaminati ieri dal Consiglio di amministrazione  riunito a Limito di Pioltello sotto la presidenza di Marina Caprotti. I prezzi a scaffale hanno registrato un’inflazione dell’1,7% a fronte del 3% di inflazione ricevuta dai fornitori: un ruolo da "calmieratore" per garantire la convenienza nei prezzi di vendita che risultano inferiori di quasi 3 punti percentuali rispetto alla media del mercato (Fonte Nrps Nielsen, Trading Area). Ai clienti sono stati erogati sconti per oltre 675 milioni, mentre gli investimenti sono stati pari a 126,8 milioni di euro.

Nel corso della prima metà dell'anno sono stati aperti due nuovi punti vendita a Milano in viale Tibaldi e a Barzanò (Lecco), acquisiti nel mese di febbraio da Margherita Distribuzione e ristrutturati in circa due mesi. A giugno, invece, è stato aperto il secondo laESSE a Milano, in via Melchiorre Gioia. In tutto, sono ora oltre 160 i negozi.



“È stato un semestre particolarmente difficile a causa del Covid 19 – il commento di Sami Kahale, amministratore delegato di Esselunga – Le nostre priorità sono state quelle di tutelare la salute e la sicurezza dei clienti e delle nostre persone e di mantenere la continuità operativa in un periodo di grandissime incertezze. Per garantire tutto ciò, abbiamo investito oltre 13,5 milioni di euro, escluse le donazioni e gli aiuti alle comunità che sono state significativamente aumentate". 

Sul piano commerciale, l'Ad di Esselunga parla di "forte penalizzazione causata dal periodo di lockdown": "Oltre il 50% dei nostri clienti non è potuto uscire dal proprio Comune di residenza, nel rispetto delle disposizioni dei decreti e delle ordinanze regionali; di conseguenza non ha potuto recarsi nei nostri negozi per fare la spesa".

I conti tornano, comunque: "L’Ebitda adjusted - conclude Kahale - è aumentato a 395,9 milioni di euro (9,7% delle vendite) rispetto ai 379,4 milioni di euro di utile (9,4%) dello scorso anno; considerato il contesto fortemente critico in cui abbiamo operato, possiamo dirci soddisfatti dei risultati ottenuti”.

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