Fobia coronavirus in Gdo: assalti ai beni primari e risse

In Campania è corsa a pomodori e scatolame, a Crema clienti senza mascherina scatenano il finimondo

Fobia coronavirus in Gdo: assalti ai beni primari e risse
Nuovo boom di vendite di generi di prima necessità in Campania per il timore di un nuovo lockdown. Lo riferiscono i media locali che, attribuendo il ritorno in massa nei supermercati ai crescenti numeri del virus e all'ordinanza regionale che impone le mascherine all'aperto 24 ore al giorno, scrivono di aumenti consistenti - nell'ordine del 30% - delle vendite di pomodori, scatolame, uova, lievito, pasta, farina. Con tanto di code infinite alle casse e rotture di stock. Molti punti vendita si sono adeguati allestendo pallet con i generi di prima necessità come avevano fatto ad aprile.

E in supermercati di altre zone d'Italia la paura da Covid si manifesta anche in altri modi: ieri è diventato virale il video girato domenica in un Ipercop di Crema che testimonia la rissa tra gli addetti alla sicurezza e due clienti che non indossavano la mascherina. Spintoni, urla, lancio di cestini e fuggi fuggi dei clienti, cazzotti in pieno stile far west. Uno dei due è uscito e poi rientrato con un cric nascosto sotto i vestiti e si è avvicinato all’addetto alla vigilanza con fare minaccioso. E' servita  una pattuglia della polizia per neutralizzarli.

Francesco Iacovone, del Cobas nazionale, ha lanciato un Sos: "Questo è quanto accade nei luoghi del commercio dove tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia. Le segnalazioni dei lavoratori hanno frequenza ormai quotidiana. Servono  contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. E serve un intervento delle istituzioni. Oltre alla crisi sanitaria siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico".

Sotto il video della rissa:



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