Esselunga lancia la sfida ai fornitori

Ecco gli obiettivi per il 2025: dal codice di condotta al packaging

Esselunga lancia la sfida ai fornitori
I fornitori di Esselunga, o chi ambisce a diventarlo, farebbero bene a leggere il primo Bilancio di sostenibilità presentato dall'insegna fondata da Bernardo Caprotti (clicca qui per la versione integrale). Nel documento, infatti, è scritta la strategia del distributore: dal campo alla tavola con responsabilità.

"Puntiamo ad avere solo prodotti da filiere 100% sostenibili entro il 2025 - ha detto il direttore commerciale Gabriele Villa - I fornitori dovranno sottoscrivere un codice etico e rendere trasparenti e verificabili online le caratteristiche della loro produzione. E' chiaro che la coerenza di questo percorso non può prescindere dalla stretta collaborazione che Esselunga ha instaurato con i propri fornitori, che diventano partner strategici per concretizzare le strategie commerciali e proporre prodotti sicuri, di qualità, ma anche sani e salutari, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti".



La gestione rigorosa e responsabile della catena di fornitura è, per Esselunga, una leva competitiva strategica e uno strumento efficace per prevenire o mitigare in modo tempestivo qualunque situazione che potrebbe minare la reputazione dell’azienda. Questo si traduce nella volontà di stringere collaborazioni virtuose e di lungo periodo con i fornitori, promuovere una filiera corta, sostenere la lotta contro il caporalato con la sottoscrizione del Codice Etico nell'acquisto di prodotti e promuovendo l'iscrizione dei fornitori di frutta e verdura alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. E ancora più rintracciabilità e trasparenza, più prodotti Made in Italy.

A partire dal 2019, per esempio, alcune referenze come mele, banane e melagrane della linea Naturama presentano anche una certificazione etica secondo lo standard Global Gap (modello GRASP), che attesta le buone pratiche delle singole aziende agricole grazie a un attento assessment sui rischi relativi alle pratiche sociali attuate. La certificazione è riportata anche sulla confezione di vendita con l’icona “Etico certificato”.


Entro il 2025 tutti i fornitori di prodotti a marchio Esselunga dovranno aderire al Codice di Condotta Esselunga, con svolgimento di audit a campione per verificarne il rispetto. E nei prossimi cinque anni l'insegna vuole superare la quota dell’80% dei prodotti a marchio prodotti in Italia, mantenendo questa percentuale nei prossimi anni.

Queste scelte fanno parte di un disegno più ampio che guarda alla sostenibilità, che "per noi è un imprescindibile strumento per creare valore e per distinguerci sul mercato", ribadisce Esselunga.

L’evoluzione verso un packaging sempre più sostenibile è diventata una parte rilevante dell’approccio ambientale della catena, tanto da porsi l'obiettivo di avere il 100% delle confezioni dei prodotti a marchio in materiale riciclato, riciclabile o compostabile. L'azienda, inoltre, si è posta l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della plastica.



Il reparto Frutta e Verdura è stato oggetto di molti interventi nel corso del 2019 con l’introduzione del film termosaldato compostabile e delle etichette compostabili per il confezionamento delle vaschette in cartoncino. Ma la vera rivoluzione è avvenuta per i prodotti biologici. Il progetto “Esselunga FeVBio: obiettivo ZeroPlastica” nasce dall’esigenza di ricercare per la frutta e verdura biologica a marchio un confezionamento realizzato con imballaggi sempre più sostenibili, compostabili e/o riciclabili. L’azienda ha deciso di procedere verso una strategia plastic-free, in modo da veicolare un messaggio chiaro, attraverso una comunicazione diretta sul packaging riguardante lo smaltimento di ogni singolo imballo. Lo studio di questo progetto, iniziato nel 2017, si è concluso nel 2019 con l’inizio della conversione nel nuovo packaging che si completerà nel corso del 2020. Gli interventi effettuati sul packaging della frutta e verdura biologica hanno riguardato essenzialmente la modifica della composizione, incluse le etichette

Questa trasformazione è stata realizzata attraverso un cambiamento totale dei materiali utilizzati, ricercando sul mercato soluzioni che puntassero al basso impatto ambientale e ad un utilizzo maggiore di risorse rinnovabili. Inoltre, si è cercato di garantire anche un’efficienza dei processi produttivi, elemento in genere critico per queste categorie di materiali, lavorando sulla riduzione degli scarti e mantenendo livelli soddisfacenti di produttività delle macchine di confezionamento. I benefici del progetto sono relativi sia alla raccolta differenziata, in quanto è possibile conferire tutto in un'unica frazione, quella dell’umido, oppure in alternativa per i materiali a base di fibra di cellulosa nella raccolta della carta, sia alla quantità di plastica complessiva risparmiata che ammonta a 137 tonnellate all’anno.

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