Uva da tavola, prezzi in ripresa favoriti dai volumi bassi

L'azienda Fruit Delice (Trani) verso la chiusura della stagione, in futuro anche uve seedless

Uva da tavola, prezzi in ripresa favoriti dai volumi bassi
In provincia di Trani la campagna dell’uva da tavola che si concluderà tra circa un mese ha segnato buoni risultati.
“Se la produzione media annua è di 3000 quintali, quest’anno ne abbiamo raccolto il 10% in più e per fine campagna ci aspettiamo di arrivare anche a 3500 quintali” spiega a Italiafruit News Giuseppe Napoletano dell'azienda Fruit Delice, estesa su oltre 15 ettari coltivati nelle varietà Vittoria, Italia, Pizzutella e Regina.
E aggiunge: “Abbiamo metà terreni coperti e l’altra metà in pieno campo e quest’anno, a parte il periodo di piogge intense tra fine maggio e inizio giugno, non abbiamo registrato particolari eventi climatici avversi e l’annata è stata favorevole, con un qualità davvero buona. Se la stagione continua così, dovremmo chiudere la campagna intorno al 20 novembre”.


Uva Pizzutella

L’uva dell’azienda è commercializzata nei principali mercati del nord Italia, da Padova a Torino fino a Bergamo, Milano e Brescia. Sull’andamento del mercato Napoletano commenta: “A differenza dell’anno scorso, da fine settembre ai primi dieci giorni di ottobre c’è stata una flessione dei prezzi e solo in questi ultimi giorni stiamo assistendo a una ripresa, favorita dai volumi sempre più bassi sui mercati”.
Nessun problema derivato dalla pandemia: “Alcune mansioni si sono rivelate più complesse da svolgere considerate le norme di distanziamento sociale ma, tutto sommato, ci riteniamo fortunati rispetto ad altre categorie perché lo spazio non ci manca”.


Uva Delice 

Nonostante Fruit Delice coltivi solo uve tradizionali, per il futuro non esclude l’introduzione delle varietà seedless. “Ci rendiamo conto di come le uve senza semi occupano uno spazio sempre maggiore nel mercato e noi non possiamo non farne parte, per questo motivo introdurremo le nuove varietà possibilmente già da questo inverno o al più tardi dal prossimo anno. Anche se bisognerebbe fare attenzione a tutte le varietà presenti sul mercato: l’offerta è davvero molto ampia e il consumatore rischia di trovarsi disorientato”.

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