Un brand ad hoc per la melagrana italiana

Odorizzi: il progetto de "La Grande Bellezza" coinvolge Gdo e ingrosso

Un brand ad hoc per la melagrana italiana
La Grande Bellezza Italiana valorizza la melagrana nazionale di qualità: lo fa con il proprio brand, sempre più noto nella filiera e tra i consumatori, ma anche con un logo ad hoc in cui specifica che il frutto è "100% Made in Italy". "Questo prodotto viene percepito generalmente come d'importazione - spiega Leonardo Odorizzi, responsabile di una delle sei aziende che compongono la rete d'imprese - quando invece la materia prima coltivata nel nostro Paese, di eccellente qualità, è sempre più diffusa".



La produzione veicolata da La Grande Bellezza Italiana nasce nei campi della provincia di Taranto e, dopo i primi passaggi, viene lavorata proprio nei magazzini di Odorizzi. "Da ieri  - aggiunge l'imprenditore veneto - utilizziamo un brand nuovo per sottolineare l'italianità pur nella consapevolezza che l'etichetta da sola non basta: per questo implementeremo iniziative ad hoc di comunicazione nei punti vendita". "La nostra melagrana è più buona di quella turca - aggiunge - e dà maggiore soddisfazione, visto che spunta prezzi del 30% circa più alti rispetto al prodotto estero: viaggia attorno a 1,50-2 euro il chilo all'ingrosso. Certo, in un mercato che spesso privilegia il prezzo basso non è sempre facile da collocare, ma la valorizzazione degli articoli di qualità è una delle mission della nostra organizzazione".



Sono circa 10 le tonnellate di melagrane commercializzato ogni giorno in questa stagione iniziata la scorsa settimana con la varietà Wonderful "che arriva dopo le precocissime, spesso non di grande qualità, e per questo da noi non trattate", puntualizza Odorizzi. "L'obiettivo è proseguire fino a Natale; circa 500 le tonnellate che prevediamo di immettere in commercio". 



Grande distribuzione e ingrosso i canali scelti per un prodotto fino a qualche anno fa legato strettamente al consumo da ricorrenza, a fine anno, e oggi consumato invece dodici mesi: "La Gdo vale il 40% mentre i 12 Centri agroalimentari che riforniamo, in ognuno dei quali abbiamo individuato uno specialista, copre il restante 60%. I Mercati rappresentano un buon veicolo - conclude Odorizzi - ci stanno assicurando buoni riscontri".

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