Clementine, Bacam Fruit: «Mercato fermo»

L’azienda calabrese segnala consumi in calo e valuta un rallentamento delle raccolte

Clementine, Bacam Fruit: «Mercato fermo»
Consumi in calo del 50%, richieste lente dall’Italia e ordini pari a zero dall’estero. E’ questo il punto sulla campagna commerciale delle clementine delineato a Italiafruit News da Mario Chiaro, il commerciale della cooperativa Bacam Fruit di Corigliano Calabro (Cosenza).

“Nonostante quest’anno ci siano frutti in abbondanza e di qualità elevata – ha sottolineato il manager – i consumi sono calati della metà, peggio di così non poteva andare. Se la richiesta dall’Italia è in calo, dall’estero non arrivano più domande. A inizio campagna abbiamo lavorato un po’ ma, se continuerà questa situazione, saremo costretti a fermarci con la raccolta. Aspettiamo questa settimana e poi decideremo come muoverci”.



E continua: “Finora abbiamo raccolto solo il 10-15% della produzione e valuteremo se continuare la raccolta. Commercializziamo il nostro prodotto sui mercati esteri di Bielorussia, Ucraina, Olanda, Polonia, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Francia: tutti vogliono aspettare e i grossisti hanno paura di comprare”.



Il clima è di totale incertezza sul mercato, indipendentemente dai prezzi. “Mi sono rapportato da poco con un cliente di Varsavia – specifica Chiaro – neanche lì riescono a vendere le clementine perché è tutto chiuso e la gente non ha i soldi per andare al supermercato. E le vendite si stano fermando anche nei discount italiani, dove i prezzi sono più bassi. Avere dei bei frutti ma non sapere a chi venderli, è uguale a non avere niente”.
Un problema a cui si aggiunge – come sottolinea il commerciale - anche la mancanza di manodopera: “dall’estero non arrivano più gli stagionali e la forza lavoro è drasticamente ridotta” conclude.

Copyright 2020 Italiafruit News