EcorNaturaSì, le strategie per l'ortofrutta

L'Ad Jori: reparto più grande, vi illustro il progetto CosìPerNatura

EcorNaturaSì, le strategie per l'ortofrutta
Superfici in crescita, maggiori quantitativi disponibili ed evidenza ai prodotti non calibrati. Ecco com’è cambiato il reparto ortofrutta nei negozi EcorNaturaSì, per rispondere ai trend di crescita del biologico registrati negli ultimi mesi.
“Tra i vari problemi portati dalla pandemia, anche qualche fattore positivo: una nuova coscienza collettiva a mangiar bene e quindi biologico – spiega a Italiafruit News l’ad di EcorNaturaSì Fausto Jori – per una scelta salutare che fa bene non solo al corpo ma anche alla terra”. E aggiunge: “In generale abbiamo assistito ad un incremento delle vendite e dei clienti, con una crescita omogenea su tutto il territorio nazionale. Solo i punti vendita più grandi, in cui il bacino di utenza proveniva da comuni diversi, sono stati limitati a causa delle restrizioni di spostamento. Per i punti vendita di vicinanza abbiamo lavorato per accontentare le esigenze dei consumatori e rendere il reparto ortofrutta ancora più fornito: la nostra politica non è infatti quella di aprire nuovi punti vendita ma di rafforzare quelli già esistenti”.



In particolare, nei negozi EcorNaturaSì sono state ampliate le superfici dei banchi ortofrutta e sono aumentati i quantitativi, considerato l’aumento dei consumi che in alcune piazze ha registrato anche un rialzo del 50%. “Si è parlato moltissimo di farine e lieviti per le produzioni casalinghe – commenta l’ad – ma il prodotto sempre richiesto dai consumatori è stata l’ortofrutta fresca, soprattutto quella con alti contenuti di vitamina C: tra le referenze più vendute ci sono stati arance, kiwi ma anche zucchine”.

“CosìPerNatura”, più valore al reparto ortofrutta


Vera e propria novità del reparto ortofrutta dei negozi NaturaSì sono i prodotti CosìPerNatura. “Si tratta di frutta e verdura biologica o biodinamica con forme, dimensioni e colorazioni non perfettamente omogenee – sottolinea il manager – sono quei prodotti che prima rimanevano in campo e che ora possono finalmente trovare posto nei banchi di acquisto. Le loro caratteristiche organolettiche non sono diverse dai prodotti di prima qualità, differiscono solo dal punto di vista estetico”. 
“Abbiamo introdotto questa linea – continua – dando seguito alle ricerche del Mipaaf sugli scarti lasciati in campo, che oggi rappresentano circa il 21% degli sprechi. Non è stato un percorso facile perché abbiamo dovuto accompagnare sia fornitori che clienti attraverso un processo di sensibilizzazione ma oggi i primi risultati sono buoni. I consumatori hanno la possibilità di avere più prodotto a un prezzo nettamente inferiore, si parla di una scontistica del 20-30% rispetto al calibrato”. 
Le referenze di CosìPerNatura sono prodotti sfusi o in cassettine da 1 o 2 chilogrammi, collocati in un’area ben delineata. Qui si trovano appositi bins su cui è spiegata la filosofia del progetto che, oltre ad aver coinvolto i fornitori storici, ha avviato anche nuove collaborazioni. “Anche se inizialmente hanno trovato collocazione nei principali punti vendita, i prodotti di CosìPerNatura saranno gradualmente distribuiti su tutti i negozi, in quantità sempre crescenti, garantendo ai consumatori migliore accessibilità e minor spreco”, conclude Jori. 

Sostenibilità, una scelta costante 




Per NaturaSì la sostenibilità parte da una grande attenzione per il packaging. “Ci lasciamo guidare dalle 3 R di ridurre, riutilizzare e riciclare – sostiene Jori – per noi l’obiettivo principale è ridurre, per questo nei nostri punti vendita si trovano tantissimi prodotti sfusi o collocati in contenitori che offrono una possibilità di acquisto con riuso del contenitore”.
E aggiunge: “Ottimo esempio di riutilizzo sono i sacchetti che utilizziamo nel reparto ortofrutta: si tratta di sacchetti in plastica che possono essere impiegati centinaia di volte: per noi la plastica non è un nemico da evitare a tutti i costi ma un alleato per evitare gli sprechi”.


All’orizzonte anche un ambizioso progetto di packaging sostenibile: “Entro il 2021 per 800 delle nostre referenze, ovvero un terzo del nostro allestimento, vogliamo offrire confezioni interamente green – specifica l’ad – in questo senso utilizzeremo anche materiali di origine organica come la bioplastica, a patto che siano certificati e arrivino da scarti di produzione agricola”.
E conclude: “In questo momento lo spreco non se lo può permettere nessuno, dobbiamo utilizzare tutto quello che produciamo. Consumare biologico e utilizzare nuove strategie green sono per noi le uniche modalità per affrontare un futuro che porti vantaggio a tutti”.

Quarta gamma in via di definizione


Relativamente ai prodotti di quarta gamma, Jori conferma gli andamenti generali legati anche alla stagionalità del prodotto ovvero una leggera flessione nel periodo estivo e un aumento di domanda nei mesi successivi. “Si tratta di prodotti che hanno un impatto importante sul fronte del packaging – commenta l’ad – continueremo a migliorare le confezioni in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità. Per il futuro vorremmo ridurre la loro presenza a favore del prodotto sfuso, per stimolare sempre di più il consumatore a fruire del reparto ortofrutta”.

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