«Biologico e Igp rendono competitivi i nostri prodotti»

Gli investimenti della Op siciliana RedCop, che sceglie un packaging green

«Biologico e Igp rendono competitivi i nostri prodotti»
In un mercato dinamico e dalla concorrenza sempre più forte, per emergere bisogna sapersi distinguere. E la siciliana Op Redcop, specializzata nella produzione di agrumi, lo sta facendo con un progetto attivo su più fronti: territorialità, biologico e packaging.

“Abbiamo il dovere di valorizzare le specialità territoriali fregiando il nostro prodotto delle Indicazioni geografiche protette come le arance rosse di Sicilia Igp ed i limoni di Siracusa Igp – spiega a Italiafruit News il direttore commerciale Stefano Restuccia – Sottolineare il made in Italy è fondamentale soprattutto perché non ci distingueremo mai sul fronte del prodotto da prezzo: per questo dobbiamo specializzarci su qualità, sapori, servizio e regionalità. La Gdo, a cui distribuiamo tutti i nostri prodotti, è in continua evoluzione e con essa anche il consumatore, che va alla continua ricerca di un prodotto salubre, tracciato e non trattato. Su questa scia abbiamo unito Brand e territorialità attraverso delle filiere in Co-Branding tra i consorzi di tutela e le catene distributive, sia sulle arance rosse sia sul limone, che oggi rappresentano il 50% del nostro volume confezionato”.



Sul fronte del biologico: “Abbiamo fatto la nostra prima stagione di biologico nel 2014 confezionando 200 tonnellate di prodotto, oggi arriviamo a 4.500 tonnellate e in futuro pensiamo di raddoppiare i volumi lavorati. L’attenzione verso il biologico è in crescita continua, negli ultimi tre anni ha conosciuto un vero e proprio boom. I prezzi del prodotto biologico sono tendenzialmente più alti rispetto a quelli dei prodotti convenzionali e la qualità media si è decisamente elevata, infatti i prodotti bio oggi presentano caratteristiche organolettiche e pulizia di buccia similari ad un convenzionale”.

L’azienda, che si estende su 750 ettari di terreno tra Catania e Siracusa, comprende 40 soci conferitori e prevede un aumento di produzione del 20% rispetto allo scorso anno. “Quest’anno abbiamo molti più frutti ma di una pezzatura media, più piccola rispetto allo scorso anno” commenta il commerciale. 
E’ la stessa Op a curare la distribuzione dei prodotti alle catene della Gdo: il 70% dei volumi finisce su diverse insegne italiane, mentre il 30% va al gruppo Tedesco Edeka. “Il nostro fatturato sta crescendo anno dopo anno – dice Restuccia – grazie ad una serie di concause che vedono da un lato l’inserimento del prodotto biologico e dall’altro la grande fiducia che i nostri partner ci riconoscono nella gestione dei Co-branding“.


Packaging, innovazione all’altezza della qualità




La qualità dei prodotti passa anche dal packaging. Per questo RedCop ha deciso di sviluppare le sue confezioni in collaborazione con Netpack spa. “Non possiamo chiudere gli occhi davanti a un ambiente che ha bisogno della nostra attenzione – sostiene il manager – per questo stiamo lavorando ad una confezione dal minor impatto ambientale attraverso Sormapeel, una soluzione che riduce del 50% l’utilizzo della plastica a favore della carta”. 



E continua: “Crediamo che questa sia attualmente la migliore soluzione sostenibilità/prezzo in quanto non aumenta in maniera drastica il costo della confezione e, allo stesso tempo, ha uno smaltimento semplice e differenziato, un buon punto di partenza in previsione di un futuro più rispettoso per l’ambiente”.

Limoni e arance, campagne al via 



Arance di Red Cop destinate al mercato tedesco

Al momento le campagne di RedCop si concentrano sul limone Primofiore, la cui raccolta è già iniziata da una quindicina di giorni, e sulle arance Navelina .
“La zona di produzione del limone è Siracusa – dice Restuccia – stiamo prediligendo la varietà primizia 2kr che ci consente di avere un prodotto ideale per il mercato sia come qualità che come pezzatura . Per ora i volumi iniziali sono buoni e la qualità è ottima, prevediamo una campagna più longeva di quella dello scorso anno e speriamo di terminare le raccolte a metà giugno anziché a fine aprile”.
Aspettando la campagna delle arance rosse, l’azienda si concentra sulle arance a polpa bionda varietà Navelina . “La campagna è partita discretamente bene per volume e qualità e i numeri della prima settimana fanno ben sperare – commenta il manager – anche se quest’anno la concorrenza spagnola sarà molto forte. Stiamo raccogliendo arance dal grado Brix ottimale e contiamo di essere presenti sul mercato fino al 28 febbraio, dopo di che inizieremo con le varietà tardive”, Lane Late prima e Valencia poi.



Restuccia conclude con un commento sull’attuale andamento commerciale degli agrumi: “Si tratta di una scienza imperfetta ma abbiamo quantitativi sufficienti per poter far fronte ad un improvviso aumento degli ordini, condizione che pare potrà verificarsi vista la domanda crescente. Gli importanti volumi commercializzati lasciano ben presagire ma oggigiorno viviamo un mercato in continuo mutamento per cui sarà difficile fare progetti longevi: si preferisce adeguare l’azienda di volta in volta alle abitudini dei sempre più attenti consumatori. Stiamo vivendo un momento molto particolare che, a causa dell’epidemia, sta mettendo in ginocchio diversi settori alimentari e non, speriamo che la Gdo italiana dia precedenza al prodotto nazionale considerando che solo l’indotto agrumi siciliano conta più di 500.000 unità lavorative”.

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