«Kiwi, è il momento di investire nelle nuove varietà»

Le Cerasare (Reggio Calabria): calano i volumi ma non le vendite. Clementine, mancano le richieste

«Kiwi, è il momento di investire nelle nuove varietà»
Red e Gold Passion: passa da queste nuove varietà il futuro del kiwi. A sostenerlo Giovanni Galatà, amministratore delegato della cooperativa Le Cerasare (Reggio Calabria), specializzata nella produzione di questi frutti.

“La Gold e la Red Passion sono varietà molto interessanti per il futuro, soprattutto il rosso su cui c’è ancora poca produzione e prezzi conseguentemente alti – spiega a Italiafruit News – Alcuni dei nostri soci le hanno già piantate ed altri sono all’opera per innestarle. Come cooperativa lo scorso anno abbiamo fondato il consorzio Kiwi Passion assieme ad altre realtà in Italia, stilando un ambizioso piano di sviluppo per queste nuove varietà, la cui richiesta è destinata a crescere (clicca qui per approfondire)”.



L’azienda conta attualmente su 380 ettari coltivati a kiwi per un quantitativo raccolto di 8mila quintali. “Come varietà coltiviamo Hayward, Boerica e Soreli – continua Galatà – quest’anno non abbiamo registrato nessun problema climatico, a differenza delle zone più a nord. I volumi sono però calati del 20% rispetto allo scorso anno, mentre la qualità si è mantenuta buona sia per sostanza secca e grado Brix, che per i calibri costanti dei frutti”.


L’azienda esporta l’80% del suo prodotto sui mercati esteri di Stati Uniti, Brasile, Canada, Australia, Ecuador e qualche container anche in Egitto. “Non abbiamo avuto nessuna difficoltà a collocare i nostri kiwi sul mercato – aggiunge il manager – tranne che ad ottobre, quando è partita anche la Grecia con i suoi prezzi molto più bassi dei nostri. In generale, però, siamo soddisfatti come prezzi sia per noi che per i nostri soci produttori, un totale di 150 collocati tutti in zona”.



La cooperativa si occupa anche della commercializzazione delle clementine in Italia e in qualche Paese dell’est, ma quest’anno il mercato non sembra dei più rosei. “Siamo partiti malissimo e non ci resta che aspettare nuovi risvolti – commenta Galatà – la merce quest’anno è di calibro medio piccolo nonostante non abbia problemi di pigmentazione. Il problema è la richiesta sui mercati, che manca completamente: ci troviamo in uno scenario in cui la produzione è decisamente aumentata rispetto allo scorso anno ma non trova canali di sbocco. Un bel problema considerato che lo scorso anno abbiamo avuto la campagna più bella degli ultimi 30 anni”.

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