Il radicchio delle Marche prova a fare squadra con Rubino

Il brand, con cui valorizzare la produzione territoriale, debutta in Gdo

Il radicchio delle Marche prova a fare squadra con Rubino
Il radicchio marchigiano ha delle ottime potenzialità, ma rispetto ai cugini di altri territori sconta un gap in termini di notorietà agli occhi del consumatore. Proprio per colmare questo buco e per valorizzare la territorialità, un gruppo di produttori ha intrapreso un percorso di branding.

La Società agricola Verde Pianura di Civitanova Marche (Macerata) ha registrato il marchio Rubino - Il radicchio delle Marche, attraverso il quale veicolare la qualità delle produzioni marchigiane. Si tratta di un progetto aperto ai produttori del territorio, che sta coinvolgendo alcune importanti realtà: e il marchio ha debuttato anche nei punti vendita delle principali insegne distributive delle Marche.



"Il radicchio delle Marche è un prodotto notoriamente buono - spiega a Italiafruit News Francesco Renzoni di Codma Op, organizzazione di produttori con sede a Fano (Pesaro) che ha aderito al progetto di branding - Valorizzarlo con un marchio è un'opportunità per la produzione marchigiana, affinché sia meglio identificata. I nostri radicchi spesso riforniscono le aziende della quarta gamma, oppure vengono proposti in maniera anonima nei reparti ortofrutta: con un marchio possiamo iniziamo a comunicare meglio le qualità e i valori delle nostre produzioni. Nelle Marche il radicchio si coltiva soprattutto nelle provincie di Macerata e Fermo, a questo ortaggio sono dedicati centinaia di ettari ed è quindi una produzione estremamente importante per la nostra economia agricola: le potenzialità non mancano e Rubino è una bella occasione di rilancio. Questo è un progetto aperto e ci piacerebbe registrare l'adesione di un'ampia fetta di produttori marchigiani di radicchio".



Il radicchio delle Marche - il classico radicchio tondo - è tipicamente associato alla produzione invernale, ma in realtà ormai la coltivazione copre quasi tutto l'arco dell'anno. "In questa campagna le raccolte sono state anticipate di circa una ventina di giorni - conclude Renzoni - la qualità del prodotto è molto buona e i prezzi sono in linea con il periodo.

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