«Con la geotermia abbiamo un mese in più per vendere»

A Lignano Sabbiadoro stanno per partire le prime raccolte di asparagi verdi

«Con la geotermia abbiamo un mese in più per vendere»
Le asparagiaie che “sfruttano” fonti di calore geotermiche sono quasi pronte, come abbiamo anticipato ieri in un articolo (clicca qui per leggerlo) dedicato alla zona di Canino (Viterbo), dove le raccolte sono appena iniziate. Anche nel Nord Italia, più precisamente a Lignano Sabbiadoro (Udine), i primi stacchi si avvicinano. A confermarlo a Italiafruit News è il produttore specializzato Marco Borsetto, il quale tre anni fa, assieme ad un socio, ha dato vita ad una produzione riscaldata estesa su circa 6 ettari.

“Il nostro impianto, composto da varietà olandesi di buona qualità, sfrutta una falda di acqua calda a 30 gradi centigradi che passa sotto l’asparagiaia. Abbiamo quindi introdotto un sistema di pompe sotterranee che ci permette di anticipare la stagione di almeno un mese rispetto alle produzioni a pieno campo, entrando sul mercato in un periodo in cui la concorrenza è scarsa”.

In questo preciso momento, i turioni del produttore - che gestisce col padre l’omonima Azienda agricola di San Biagio di Callalta (Treviso), specializzata in asparagi (12 ettari complessivi) - si trovano nella fase di emersione: “Si vedono le punte dei prodotti, ma mancano ancora quei 25-30 centimetri che servono per la raccolta”.


Marco Borsetto

“Nelle ultime due annate - prosegue Borsetto - avevamo iniziato gli stacchi il 3 febbraio. Quest’anno, invece, abbiamo scelto volutamente di essere un po’ più tardivi. Ciò è coinciso anche un abbassamento delle temperature medie di un grado rispetto al 2020. Riteniamo quindi che ci vorrà qualche giorno in più del previsto per poter essere operativi. Le raccolte, in pratica, dovrebbero prendere il via da metà mese”.

Ma quanti volumi può garantire l’impianto riscaldato dell’azienda? “Nella fase di piena produzione, che dura sempre dai 60 ai 70 giorni, ci aspettiamo di produrre 100-130 chili di prodotto vendibile al giorno”. Una volta raccolto, l'asparago viene lavorato, confezionato e commercializzato con il marchio dell’Azienda Agricola Borsetto a grossisti degli ortomercati, frutterie e ristoranti.



"Con la collaborazione tecnica di Luciano Trentini, nel 2020 abbiamo proposto ai nostri consumatori anche una produzione autunnale con una asparagiaia dedicata, con l'obiettivo di garantire una maggiore fidelizzazione al consumo di  asparagi di qualità. Esperienza che vorremmo ripetere anche quest'anno".

La stagione 2021 è ancora molto difficile da interpretare. “Speriamo che quest’anno ci riservi maggiori soddisfazioni del 2020. Sappiamo che non sarà un’altra annata normale a causa del coronavirus. Vedremo i risultati di due settimane in due settimane - conclude - Per ora possiamo solo auspicare che la gran parte delle regioni italiane possa rimanere in zona gialla”. 

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