Radicchio, la ricetta per emergere

Comunicazione, valore, territorio: tutti gli spunti della diretta Facebook di venerdì

Radicchio, la ricetta per emergere
Distintività, comunicazione, innovazione, ruolo del territorio e delle denominazioni d’origine,  marketing, prezzi, promozioni in Gdo, valore: tanti gli spunti e le "parole d'ordine" emersi nella diretta Facebook Italiafruit sul radicchio di venerdì scorso che ha visto gli interventi di Cristiana Furiani, presidente del Consorzio di tutela del radicchio di Verona Igp e titolare dell’azienda Geofur, Sofia Furiani, responsabile commerciale e marketing Geofur e Stefano Broggi, responsabile acquisti del reparto ortofrutta di Bennet, Gruppo Vègè. Con loro anche il nostro editore Roberto Della Casa e Alfonso Bendi responsabile analisi di mercato di Agroter, che con i suoi dati e trend ha inquadrato le tendenze legate al radicchio: ne scriviamo qui.



In apertura Cristiana Furiani ha parlato del ruolo della realtà consortile veronese, che registra una crescita del numero dei soci, i quali  fanno riferimento a un preciso disciplinare: “Il nostro radicchio ha forma di cuore, colore rosso scuro è ricco di vitamine e il Consorzio si impegna a comunicarne le caratteristiche ma anche le modalità di utilizzo e di consumo che, soprattutto in alcune aree del Paese, sono ancora misconosciute. Un prodotto, il nostro, che ha ampi margini di crescita”. La programmazione è importante, ha detto ancora Furiani, e viene portata avanti ascoltando i produttori e coinvolgendo i soci: "Nulla viene lasciato al caso".




“La comunicazione è essenziale - è intervenuto Broggi - la diversità del radicchio rispetto alle insalate e la sua versatilità, anche in cucina, sono elementi su cui puntare per garantire il giusto valore”. Per il responsabile acquisti Bennet “bisogna far capire al cliente che il lavoro di un consorzio e, a monte, dall’agricoltore, assicurano un prodotto di qualità che si smarca dalla massa così da ottenere ripercussioni positive sui prezzi”. Bennet, ha poi aggiunto, è impegnata per creare nuove opportunità ai prodotti Igp e Dop.

Lo scenario di mercato per i prodotti ortofrutticoli è estremamente favorevole, ha annotato Della Casa, e prodotti complessi come i radicchi sono ideali per elevare i consumi dei frutta e verdura, grazie a plus quali il colore rosso, sinonimo di antocianine e quindi di salubrità: “Purtroppo la comunicazione nel settore è low profile, vedo e sento parlare molto poco di frutta e verdura: non è solo una questione di marketing, ma anche di opinione pubblica”. 

Nulla va dato per scontato: “Nel caso radicchio - ha aggiunto Della Casa -  il 50% delle persone nemmeno sa che si può cuocere”. Lo sviluppo della referenza può arrivare anche attraverso la IV Gamma “che avrebbe bisogno di un salto di qualità: in questa categoria i radicchi hanno un potenziale enorme”.



Sofia Furiani ha spiegato quindi la storia e la filosofia di Geofur - che punta sull’innovazione, con confezioni mix di radicchi e che negli ultimi tempi ha differenziato la produzione coltivando cavoli, zucche e angurie - oltre che lo sforzo sul fronte della comunicazione, tra nuovi e vecchi media, con i social in prima fila.

Altri spunti sono arrivati dagli interventi degli spettatori durante la riunione: dalla remunerazione in campagna alla necessità di certificare il costo di produzione, al ruolo dei Consorzi, dove - lungi dal voler fare di tutta l'erba un fascio - vanno “eliminate le mele marce”. Ci ritorneremo nei prossimi giorni.

“Oggi la distribuzione sta facendo operazioni molto interessanti con prodotti di alta gamma e sui prodotti di origine, legati a doppio filo con il territorio e le sue storie”, ha idealmente chiuso il cerchio Della Casa. “Queste operazioni possono andare a vantaggio di tutta la filiera. Il radicchio è un prodotto straordinario che ha dalla sua, tra le altre cose, svariate declinazioni, dal variegato di Castelfranco al Chioggia, dal Treviso al Verona: dobbiamo esasperare le differenze proprio per creare valore”. 


Copyright 2021 Italiafruit News