Imballaggi sostenibili, Ondulor fa passi da gigante

L'ad Radaelli: «Siamo tra le aziende più virtuose per EcoVadis»

Imballaggi sostenibili, Ondulor fa passi da gigante
Utilizzare un packaging per ortofrutta prodotto con materie prime sostenibili porta indubbi benefici a tutti i livelli. Da una parte può tutelare gli ecosistemi naturali e la biodiversità e, dall'altra, migliorare il benessere sociale ed economico dei lavoratori. Per le aziende, poi, la sostenibilità dell'imballaggio si traduce in un vantaggio competitivo sul mercato e in un ritorno in termini di immagine e di reputazione, rafforzando il legame con i propri clienti. I consumatori finali, infine, possono avere la garanzia di poter contribuire in modo consapevole con il proprio acquisto alla salvaguardia del pianeta, ora più che mai urgente.

Oggigiorno, fra l’altro, l'opinione pubblica riserva all'innovazione del packaging sempre più attenzione. Come evidenzia l'ultimo Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma, il 75% dei consumatori ricerca proprio nelle confezioni informazioni circa la loro sostenibilità e ben l'81% indicazioni per il riciclo. Un'esigenza del mercato perfettamente in linea con la ricerca della massima compatibilità portata avanti dal 1973 dall'azienda sarda Ondulor, già implicita nella propria scelta produttiva: l'imballaggio in cartone ondulato, infatti, è per sua natura un prodotto ad elevato profilo di eco-sostenibilità poiché 100% naturale, riciclabile e rinnovabile all’infinito, idoneo a ottimizzare la conservazione degli alimenti, specie dell'ortofrutta, riducendone al massimo lo spreco (food waste). 



Ondulor non si ferma però ai benefici “naturali” del cartone ondulato. Ma è continuamente impegnata nell'adottare azioni idonee a migliorare la sostenibilità della propria gestione aziendale. Un’esigenza che avverte sempre più necessaria per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle proprie attività e per contribuire a creare condizioni qualitativamente migliori di vita e di lavoro sia per il personale che per la società. Un impegno che certifica anche EcoVadis, una delle più importanti piattaforme internazionali di rating dell'eco-sostenibilità. 

"Siamo orgogliosi di annunciare che EcoVadis, per il secondo anno consecutivo, ci ha riconosciuto il livello Silver per la Responsabilità Sociale d’Impresa, con un incremento del punteggio di 9 punti rispetto all'anno scorso, nonostante i parametri più restrittivi di valutazione richiesti per il 2020 - commenta Francesco Redaelli, amministratore delegato di Ondulor - Tale performance ci colloca, relativamente al settore Produzione e Imballaggi in cartone ondulato, all’interno del 25% delle aziende più virtuose in tema di sviluppo sostenibile fra tutte quelle valutate dal Comitato scientifico internazionale di EcoVadis".



Un risultato importante, dovuto al continuo lavoro di Ondulor nel perseguire l'attività nel pieno rispetto delle norme etiche ed ambientali lungo l'intera filiera di trasformazione. Fra queste, rientra l'obiettivo di ricorrere, per i propri approvvigionamenti di carta in bobine, a legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile con certificazione di Catena di Custodia FSC® (Chain of Custody CoC  – License Code FSC-C140239). "Produciamo imballaggi in cartone ondulato usando una materia prima pulita - sottolinea l’ad - proveniente da una filiera legno-carta che rispetta i 10 principi internazionali di buona gestione forestale, fra i quali spiccano la protezione della qualità dell'acqua, il divieto di taglio di foreste antiche, il diradamento boschivo programmato, l’inutilizzo di prodotti chimici e tossici, il riconoscimento e la protezione dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali. Una catena virtuosa che aiuta a comprendere i rischi legati alla deforestazione, al degrado delle foreste e al disboscamento illegale, fra le cause principali dei cambiamenti climatici".

D'altronde, limitare l'aumento del riscaldamento globale per non causare danni enormi al pianeta e, quindi, alla specie umana è l'obiettivo primario del Green Deal, l’imponente piano promosso e finanziato dall'Unione Europea che mira, da qui al 2050, a mettere in atto una serie di misure per azzerare le emissioni inquinanti, inclusa appunto la protezione dei boschi e delle specie animali dall'estinzione. 
 
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