Nuovo Cda per il Crea, Carlo Gaudio alla presidenza

Nuovo Cda per il Crea, Carlo Gaudio alla presidenza
“Agricoltura, ambiente ed alimentazione sono settori sempre più importanti per l’economia e per la società italiana e la ricerca scientifica, l’innovazione, la formazione e la divulgazione in questi ambiti vedono nel Crea il naturale riferimento nazionale, per la notevole competenza del suo personale, tanto è vero che il Crea sta coordinando due dei più importanti progetti di ricerca scientifica in materia: il Biotech, con l’obiettivo di produrre piante di più elevata qualità e con maggior tolleranza a stress biotici e abiotici e l’Agridigit, per un’agricoltura di precisione, mediante la digitalizzazione dei sistemi, consentendo di analizzare la realtà agricola e naturale nel dettaglio, supportando il monitoraggio e prevedendone le evoluzioni”.
Così il neopresidente Crea Carlo Gaudio all’insediamento del cda avvenuto nei giorni scorsi e che chiude la lunga fase di gestione commissariale, durata oltre un anno e mezzo .

Sono ricostituiti, dunque, gli organi del più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare italiano Crea e si torna ad una gestione ordinaria che permette di guardare al futuro.
Il Cda, presieduto appunto da Carlo Gaudio, professore ordinario della Sapienza di Roma e fino a ieri subcommissario dell'ente per l'attività scientifica e per il coordinamento con i centri di ricerca, è composto da: Alberto Basset, professore ordinario di ecologia presso l'università del Salento di Lecce e presidente della Società Italiana di Ecologia; Stefania De Pascale, professore ordinario di orticoltura e floricoltura presso l'Università Federico II di Napoli e componente del Consiglio scientifico del Crea; Enrica Onorati, assessore all'agricoltura della Regione Lazio (designata dalla Conferenza Stato Regioni); Domenico Perrone, I tecnologo Crea difesa e certificazione (eletto dai ricercatori e tecnologi Crea).

 Un segnale indubbiamente positivo per il Crea che può lavorare, con più serenità e con prospettive di più ampio respiro, per un forte rilancio della ricerca in ambito agroalimentare.

Fonte: Ufficio stampa Crea