Fragole siciliane, investimento in altura

Fragole siciliane, investimento in altura
Sui monti Sicani c’è un posto delle fragole. Non deve stupire che a circa 500 metri di altitudine si possano coltivare con successo le fragole così come avviene nelle diverse contrade di Marsala, in provincia di Trapani, dove la coltura viene realizzata praticamente a livello del mare. 
 
Nel marsalese la coltura forzata della fragola sotto serra o sotto tunnel è da decenni una realtà consolidata. Ma a 500 metri di altitudine e nell’areale dei Sicani a metà tra la provincia di Palermo e quella di Agrigento, rappresenta una vera novità. Piccoli appezzamenti per carità, ma dai risultati e dalle caratteristiche molto interessanti. 

Ci troviamo a Castronovo di Sicilia, ultimo lembo della provincia di Palermo dove Antonino Miceli Soletta e la ventiduenne figlia Irene che presto gli subentrerà nella conduzione aziendale insediandosi grazie alla misura 6.1 del Psr Sicilia, hanno scelto di dedicare alla coltura della fragola una delle loro serre dove in genere coltivano ortaggi. In tutto 1000 metri quadrati in cui lo scorso ottobre sono state messe a dimora 7500 piantine di fragole a cima radicata così da anticipare la produzione.



Il fragoleto è stato pensato in maniera innovativa. Le piantine crescono su substrato fatto di fibra di cocco che è contenuto in sacchi poggiati su canalette disposte a 1,20 metri dal suolo. L’impianto così realizzato rende meno faticosa la raccolta e facilita il controllo della salute fitosanitaria della coltura.

Questo sistema, inoltre, permette anche di non disperdere l’acqua e i nutrienti in essa disciolti perchè possono essere raccolti e reimmessi in circolo. Presto l’agricoltore e la giovane figlia pensano di fare i necessari investimenti per gestire la coltivazione a ciclo chiuso in maniera totalmente automatizzata. "Sarebbe un grande passo in avanti nel senso della sostenibilità ambientale, valore  molto caro alla famiglia Miceli Soletta che già adotta metodi di agricoltura integrata con l’unico obiettivo di garantire la sicurezza sia per l’ambiente che per la salute dei consumatori e che per migliorare la qualità del prodotto ha scelto di introdurre alcune colonie di bombi per assicurare una buona impollinazione", spiega l’agronomo Domenico Madonia che fornisce consulenza a tutto tondo all’azienda Miceli Soletta.

Per la vendita non sembra necessario trovare canali alternativi a quelli che l’azienda ha già attivato da qualche tempo: la vendita diretta presso i mercati del contadino del capoluogo palermitano e le pasticcerie di Castronovo e dintorni dove il prodotto Km0 viene molto apprezzato e valorizzato in dolci e gelati.

"L’azienda – spiega Madonia – voleva differenziare le produzioni serricole. Abbiamo analizzato da una parte le richieste dei consumatori e dall’altra la possibilità di introdurre in area montana alcune coltivazioni in serra che stanno dimostrando un buon potenziale produttivo e commerciale. Da qui la scelta delle fragole che ai più può sembrare un’avventura rischiosa perchè condotta in un areale inconsueto". È vero, ma le piantine di fragola dei Sicani stanno benone e sono già pronte per il primo raccolto che si preannuncia abbondante e di buona qualità.

Fonte: Siciliaverdemagazine.it