Spagna, noci spacciate per nazionali vendute sottocosto

Fepex lancia l'allarme: «Penalizzato un prodotto emergente». Ed è caccia al falso

Spagna, noci spacciate per nazionali vendute sottocosto
Noci spacciate per nazionali, ma di fatto estere, vendute sottocosto: un mini scandalo scuote il settore della frutta secca spagnola. Nelle scorse settimane, infatti, l'associazione Fepex ha rilevato la presenza di prodotto d'importazione commercializzato come fosse di origine nazionale a prezzi inferiori ai costi di produzione.  

Irregolarità sono state rilevate in diverse aree e soprattutto a Tarragona, in Catalogna, dove, già da dicembre, alcune catene commercializzano volumi significativi di noci Howard con denominazione di provenienza iberica in etichetta.



 "Questa è una frode che oltretutto sta influenzando negativamente la percezione del consumatore nei confronti del prodotto nazionale", ha tuonato il presidente del comitato del settore noci e noci pecan di Fepex, Francisco Caballero. "Alcuni dei Paesi da cui provengono le noci, Terzi rispetto all'Ue, godono di aiuti diretti alla produzione, con un vantaggio competitivo rispetto alla produzione nazionale". Tutto ciò danneggia gravemente un settore che in Spagna è emergente, grazie anche al brand "Nuces de  España" e ha importanti prospettive di crescita in termini di volumi e qualità. Ed è partita la "caccia al falso".


La superficie dedicata alle noci in Spagna sfiora gli 11.500 ettari, stando ai dati 2019 del ministero dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione mentre la produzione supera le 17.500 tonnellate. La bilancia commerciale è in netto disavanzo: lo scorso anno le esportazioni di noci con guscio hanno raggiunto quota 1.046 tonnellate per un valore di 3 milioni di euro, quelle sgusciate sono ammontate a 796 tonnellate per un valore di 5,4 milioni di euro; l'import ha interessato rispettivamente 13.500 tonnellate, per un valore di 33,1 milioni di euro e 15.600 tonnellate per un business di 106 milioni di euro.

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