Bmti, il freddo fa aumentare i prezzi delle primizie

Bmti, il freddo fa aumentare i prezzi delle primizie
Arriva la primavera ma con la voglia di portare a tavola i tipici prodotti della stagione occorre fare anche i conti con listini che risentono delle basse temperature di questo ultimi giorni e che rispetto allo scorsa anno registrano aumenti anche doppi. E' il caso dei carciofi romaneschi con +41,9% o delle le fave con +49,3%. Lo rivela all'Ansa la Borsa Merci Telematica Italiana analizzando i listini all'ingrosso di alcuni prodotti caratterizzati da un andamento produttivo piuttosto regolare, nonostante qualche eccezione.

Per quanto riguarda i carciofi, di listino 0,88% euro al chilo, bene la produzione ad eccezione della Sardegna per il freddo dell'ultimo periodo; un prodotto che lo scorso anno è rimasto penalizzato dalla chiusura del canale della ristorazione che ne fece crollare la domanda e di conseguenza, anche i prezzi. Quotazioni medio-alte anche per le fave, 1,95 euro al chilo e per gli asparagi (+12,5% rispetto allo scorso anno), a causa di una scarsità della produzione centro-settentrionale e pugliese dovuta alle temperature notturne ancora fredde. Stesso trend per gli agretti con prezzi in aumento del 40% rispetto a un anno fa e un livello basso della domanda.

Più contenuti i listini delle zucchine nonostante l'abbassamento delle temperature delle ultime settimane, con 1,18 euro al chilo (+0,8% rispetto al 2020). Altra prodotto di stagione sono i fiori di zucca con prezzi in calo del 20% rispetto allo scorso anno, come anche i primi piselli freschi, la cui produzione al Sud è rallentata per il freddo con listini del 28,8% rispetto a un anno fa.

Fonte: Ansa.it