Pomodoro, i trend su cui scommettere

Small size, gusto e il grande nodo della continuità nella qualità

Pomodoro, i trend su cui scommettere
Se in Europa i consumi di pomodoro sono cresciuti in maniera marcata durante il 2020, in Italia restano invece stagnanti. Anzi, secondo i dati del Monitor Ortofrutta di Agroter si è addirittura perso qualcosina a volume. Però non si può parlare di pomodoro in generale, perché le performance delle tipologie più piccole, delle varietà a gusto e del prodotto premium confezionato hanno macinato numero interessanti.



Le cause delle difficoltà del pomodoro in Italia vanno quindi ricercate prima della pandemia, nell'ultimo anno si sono solamente accentuate: la sfida, come è stato ricordato ieri durante il Live Streaming promosso da Enza Zaden (clicca qui per guardarlo) nell'ambito dell'House Fair 2021, è quella della continuità nella qualità. Un regola che vale per l'alto di gamma così come per il prodotto che mira più alla convenienza.



"Le tipologie tipo plum sono state quelle più performanti - ha ricordato Roberto Della Casa, direttore scientifico del Monitor Ortofrutta di Agroter - Hanno fatto numeri grandiosi in Europa. Non dimentichiamo che se nel nostro Paese ci sono 10 milioni di persone in difficoltà economica, ce ne sono 20 milioni le cui condizioni finanziarie non sono cambiate nell'ultimo anni, sono tanti consumatori che cercano soddisfazione a tavola: e per il pomodoro avvertono l'esigenza di una costanza gustativa".



"Il pomodoro ha una componente acida importante - ha aggiunto Della Casa - e il nostro cervello reagisce male all'acidità del cibo: c'è un 25% di consumatori che non ricorda più quando ha comprato un buon pomodoro per l'ultima volta. Abbiamo migliorato la qualità, questo è innegabile, ma non la continuità di questa qualità: il futuro si gioca proprio su questo aspetto, sul mantenere la promessa fatta al consumatore, sia che si tratti di un pomodoro premium, sia di una linea standard".



La rinascita del dettaglio tradizionale, come ha puntualizzato Giampiero Perla, titolare della Bdl di Rimini, offre tante opportunità per datterini, ciliegini e altre specialità che prima andavano forte solo nella ristorazione. "Nel 2020 abbiamo venduto prodotti di élite, anche con prezzi importanti - ha illustrato l'imprenditore - I primi mesi del 2021 non hanno avuto lo stesso entusiasmo. Il ruolo dei Centri agroalimentari è fondamentale: quando credo in un prodotto lo faccio capire al mio cliente, noi siamo il collante tra produzione e distribuzione tradizionale, presentando il pomodoro, facendolo degustare, abbiamo più possibilità di valorizzare anche le nuove varietà".

A proposito di novità, Enza Zaden ha presentato un ampio ventaglio di varietà (qui potete vederle tutte), frutto degli investimenti in innovazione varietale che, come ha ricordato il responsabile marketing della ditta sementiera, Filippo Pecorari, può contare su una stazione di ricerca in Sicilia operativa dal 2015. "In questa fase ci stiamo concentrando sugli small size: ciliegini, datterini, colorati, midi plum - ha detto il manager - E poi una genetica più tradizionale per marmande e cuori di bue. Nel segmento del ciliegino a grappolo, tipicamente italiano, abbiamo introdotto con successo Caravaggio, che ha soddisfatto l'intera filiera perché ha coniugato esigenze produttività e resistenze con il gusto".



A proposito di resistenze, Enza Zaden sta lavorando anche per contrastare il Tomato brown rugose fruit virus. "Siamo orgogliosi di detenere il brevetto sulla resistenza totale a questo virus - ha rimarcato Pecorari - Ci poniamo come obiettivo di lanciare sul mercato varietà commerciali con questa resistenza nel giro di due-tre anni".

E per elevare l'offerta di pomodoro si parte proprio da una varietà giusta, come ha fatto l'Orticoltura Gandini Antonio con il Sunstream. "Un ciliegino col grappolo elegante, frutti di un colore rosso intenso, omogenei, rametto carnoso verde scuro - così lo ha descritto Mattia Gandini, responsabile commerciale dell'azienda - Questo aspetto per il consumatore finale è importante, perché fa capire anche a un non addetto ai lavori che è un pomodoro fresco".



Ma come possiamo definire un pomodoro premium? "Non è solo buono e bello - ha risposto Gandini - ma è buono e bello 365 giorni all'anno: abbinando una coltivazione tecnologica, fuori suolo e in serra hi tech, alla varietà giusta è possibile raggiungere standard elevati tutti i giorni dell'anno".

Riccardo Zampieri, buyer verdure di Conad Nazionale, ha tracciato le esigenze della distribuzione moderna (clicca qui per leggere l'approfondimento), rimarcando la necessità di avere pomodori gustosi e garanzie di qualità tutto l'anno.



Chi, in Sicilia, produce 12 mesi all'anno datterini di alta qualità è la cooperativa agricola Piano Stella. "Nel 2000 abbiamo iniziato a coltivare datterini su richiesta di un nostro cliente inglese - ha raccontato il direttore Carmelo Cappello - Ho subito capito che si trattava di qualche cosa di speciale, che era una strada da percorrere, un'onda da cavalcare: e con i datterini snack siamo cresciuti e ora ne commercializziamo 30 tonnellate alla settimana. Santasty di Enza Zaden ci sta dando molte soddisfazioni: sapore superbo e colore eccellente. Il mercato? Il 2021 è partito lento, soffrivamo la concorrenza della Spagna, ma ora si sta vendendo bene e il prodotto siciliano è riconosciuto come eccellente - ha concluso Cappello - sono ottimista per il futuro".

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