Aglio, tutte le anticipazioni sulla campagna 2021

Cosa prevedono Italia, Spagna e Francia. Duoccio: «+5% le superfici del rosso nazionale»

Aglio, tutte le anticipazioni sulla campagna 2021
In attesa dell'avvio delle raccolte, che avverrà tra circa due mesi, il settore dell'aglio europeo stima per il 2021 una produzione costante rispetto all'anno precedente. E' quanto emerso ieri durante il Gruppo di contatto italo-franco-spagnolo dell'aglio, svoltosi in videoconferenza alla presenza di numerosi delegati delle tre nazioni.

"Per quanto riguarda l'Italia, l'areale seminato si attesta sulle stesse superfici del 2020. Si registra una variazione positiva nell'ordine del +3-5% per l'aglio rosso, controbilanciata da una diminuzione dell'1-2% per l'aglio bianco", spiega a Italiafruit News Lucio Duoccio, responsabile vendite dell'azienda Duoccio di Gavello (Rovigo) che ha partecipato alla riunione in qualità di delegato di Fruitimprese.

"Anche la Francia ha annunciato superfici di coltivazione pressoché stabili rispetto all’anno scorso, con una produzione che, se il tempo sarà ora favorevole, si dovrebbe attestare sulle 20-21mila tonnellate. La Spagna, infine, ha comunicato di aver seminato circa 27mila ettari ad aglio con un incremento della tipologia Semilla China a scapito del seme bianco tradizionale. Una tendenza che gli operatori iberici registrano ormai da diversi anni a questa parte”.



Dal punto di vista commerciale, i rappresentanti del settore hanno evidenziato come la pandemia stia favorendo i consumi di aglio grazie al suo status di prodotto antibatterico naturale. "Noi operatori europei ci prepariamo ad affrontare gli ultimi mesi di campagna 2020/21 con scorte mediamente basse” sottolinea ancora Duoccio.

Ha partecipato alla riunione Ettore Navarra, produttore di aglio di Voghiera Dop (azienda Le Aie) e referente di Confagricoltura, che evidenzia: "Al di là dei numeri condividiamo la preoccupazione, avanzata dalla Spagna, relativa ai continui tagli alle molecole chimiche impiegabili per la difesa chimica. Da questa stagione in Europa verranno a mancare il Mancozeb e il Bromoxynil. Altre armi che vengono tolte ai produttori di aglio”. 



Intanto la crescita vegetativa dei bulbi sta andando avanti abbastanza bene nei terreni seminati, secondo quanto riferito da tutti e tre i Paesi. “In tutte le zone produttive dell'Italia, la coltura è potenzialmente in grado di esprimere il massimo - prosegue Navarra - Finora non si segnalano infatti problematiche particolari, ad eccezione della mancanza di pioggia che diventa un costo aggiuntivo per le aziende agricole”.

"Non prevede ripercussioni dopo la tempesta Filomena la Spagna, che nel 2020 ha avuto una qualità non eccellente a causa degli eccessi di pioggia durante la raccolta - aggiunge Duoccio - La campagna spagnola del 2020/21 è stata comunque giudicata come soddisfacente dal punto di vista sia quantitativo sia di ritorno economico per i produttori iberici. Anche in Italia, i produttori di aglio sono stati ancora una volta adeguatamente remunerati".

Un dato significativo per l’Italia riguarda l’export di Francia. Secondo gli operatori transalpini, infatti, il Paese ha quintuplicato l'import di aglio italiano nel 2020, per un totale di circa 1.200 tonnellate.

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