Biologico e innovazione sempre più vicini con Novamont

Buone performance dei teli pacciamanti biodegradabili in suolo per il pomodoro da industria

Biologico e innovazione sempre più vicini con Novamont
Quando due settori si sostengono a vicenda nei propri punti di forza, finiscono sempre per crescere. E’ quello che sta succedendo al biologico e al settore dei mezzi tecnici innovativi per agricoltura, perfettamente rappresentato dalle soluzioni di Novamont.
Le due realtà si sono incontrate all’evento “La gestione delle infestanti in agricoltura biologica” organizzato nei giorni scorsi al podere Stuard di Parma da FederBio. Durante l’appuntamento è stata realizzata una dimostrazione con i nuovi teli pacciamanti biodegradabili in suolo di Novamont in bioplastica Mater-Bi.



“Il telo per pacciamatura in Mater-Bi con rinnovabilità al 60% rappresenta una risposta chiara ed immediata al protocollo di intesa firmato nel 2019 tra Assobioplastiche e FederBio che mira allo sviluppo dei teli biodegradabili nel comparto biologico – è intervenuta con queste parole Manuela Impallari, market developer agricoltura di Novamont (in foto sopra) - Il telo per pacciamatura ad alta rinnovabilità è al secondo anno di test in campo, effettuato su pomodoro da industria e finora ha mostrato buone performance dal punto di vista meccanico e sulle caratteristiche produttive e qualitative”.b



“In azienda abbiamo la missione di accogliere, sviluppare e divulgare l’innovazione in campo agricolo e agroalimentare, un lavoro che portiamo avanti da 40 anni – ha spiegato Roberto Ranieri, presidente azienda agraria sperimentale Stuard - Sappiamo che il biologico ha bisogno di mezzi tecnici innovativi che rendano questo metodo di coltivazione sempre più competitivo”.
E sui teli per pacciamatura Novamont in bioplastica Mater-Bi sottolinea “Li abbiamo già provati lo scorso anno, sono interessanti perché si biodegradano perfettamente nel terreno: riteniamo che questa tecnologia possa essere un’ottima risposta al controllo della flora spontanea delle nostre coltivazioni”.


All’evento ha partecipato anche il presidente di FederBio Servizi Paolo Carnemolla che ha raccontato l’iter della sperimentazione eseguita in Stuard da più di un anno sui teli biodegradabili da pacciamatura.
“La sperimentazione – ha detto – è nata da un accordo tra Assobioplastiche e Federbio per aumentare in progressione la percentuale di rinnovabile nei teli. Come agricoltori biologici, abbiamo la necessità di gestire problematiche agronomiche non banali tra cui la temperatura dei suoli per le semine precoci e il tema della flora infestante. Si tratta di problemi che possiamo risolvere solo con lavorazioni meccaniche se non manuali, per cui la soluzione dei  teli pacciamanti biodegradabili è fondamentale. Stiamo notando ottimi effetti su produttività e resa delle colture, per esempio l’anno scorso sui pomodori abbiamo avuto uno, due palchi in più”.



E conclude: “Si tratta di aspetti estremamente utili ed economici soprattutto per i piccoli produttori biologici, che non possono permettersi investimenti pesanti e, allo stesso tempo, non possono utilizzare prodotti chimici. L’impatto del costo iniziale è ampiamente coperto dai minori costi di irrigazione e dall’aumento produttivo”.
La sperimentazione proseguirà anche nel 2021 anche se – come sottolineano da FederBio – si vedono già percentuali importanti, ovvero intorno al 60% di materia prima rinnovabile all’interno dei teli.


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