Attualità
«Seedless di qualità per evitare la competizione sul prezzo»
Orchidea Frutta: «Ecco le uve su cui puntiamo. Mercato dinamico e nuovi packaging»
Uve senza semi di qualità per differenziarsi, per staccare quei nuovi Paesi produttori che si stanno affacciando prepotentemente sul mercato e che stanno mettendo in campo una dura competizione sul prezzo, agevolati da condizioni socio economiche non paragonabili con quelle italiane. Orchidea Frutta la settimana scorsa ha partecipato a Fruit Attraction dando evidenza proprio alle sue seedless.
Ma, più in generale, come sta proseguendo la campagna dell'uva da tavola? "Le quantità ci sono e la qualità è discretamente buona - spiegano a Italiafruit News Chiara e Donato Giuliano, rispettivamente Cfo e responsabile qualità e packaging dell'azienda pugliese - I prezzi, però, come sempre quando ci sono troppi volumi, stanno scendendo. Una pressione che soprattutto sull'uva Italia si sente parecchio: le varietà tradizionali pagano lo scotto di questa situazione".
Con le senza semi va meglio e le seedless rappresentano una fetta di mercato superiore al 50% per Orchidea Frutta. "Noi ci crediamo in queste nuove varietà - aggiungono i manager - Perché le seedless, oltre al prestigio che ci riservano, ci consentono di differenziarci dagli altri. Abbiamo esclusive con Sun World e Arra che ci permettono di avere un'ampia gamma con diversi gusti e un calendario commerciale che va da giugno a dicembre".
Orchidea Frutta dispone di 400 ettari tra le proprie aziende agricole, oltre a una serie di produttori fidelizzati. "Raccogliamo direttamente il 30% del nostro fabbisogno di uva da tavola - rimarcano Chiara e Donato Giuliano - Tra le varietà su cui abbiamo investito maggiormente c'è la Autumn Crisp, uva a bacca bianca dal grande acino, con una buona resa, un colore perfetto e un gusto eccezionale: molto apprezzata dal consumatore e si presta bene a qualsiasi tipo di confezione. Nel 2021 arriviamo ad avere 150 ettari di Autumn Crisp, mentre per la Scarlotta siamo a quota 65. Sulle uve Arra puntiamo sulla 30 e la 15. La prima è una varietà che si presenta bene, dolce con sapore di moscato, acino allungato e buona tenuta; la 15 ha la particolarità della macchia, tanto elevato è il grado zuccherino: una caratteristica che va spiegata al consumatore".
Da un punto di vista commerciale il mercato ha un'intonazione positiva. "Con le seedless si vende tanto anche il mix. La concorrenza, però - aggiungono i due manager - è spietata da player come Spagna e Turchia, o da altri nuovi Paesi che sono maggiormente avvantaggiati dal basso costo della manodopera, da una burocrazia snella e da una fiscalità leggera rispetto a quella italiana. I costi maggiori che ci sono nel nostro Paese mettono in difficoltà i produttori italiani".
Costi in aumento anche per gli imballaggi. Qui Orchidea Frutta sceglie il legno per le varietà tradizionali con semi, mentre sulle seedless la proposta è più sofisticata. "Abbiamo cercato soluzioni che potessero dare distintività al prodotto e attirare l'occhio del consumatore, senza dimenticare la sostenibilità su cui stiamo investendo tanto - concludono Chiara e Donato Giuliano - Abbiamo diminuito l'impiego di materie plastiche e abbiamo lanciato anche la busta in carta, che fa vedere il prodotto: una opzione che piace ai supermercati, conveniente perché non ha sfrido e materiale di smaltire".
Copyright 2021 Italiafruit News
Ma, più in generale, come sta proseguendo la campagna dell'uva da tavola? "Le quantità ci sono e la qualità è discretamente buona - spiegano a Italiafruit News Chiara e Donato Giuliano, rispettivamente Cfo e responsabile qualità e packaging dell'azienda pugliese - I prezzi, però, come sempre quando ci sono troppi volumi, stanno scendendo. Una pressione che soprattutto sull'uva Italia si sente parecchio: le varietà tradizionali pagano lo scotto di questa situazione".
Con le senza semi va meglio e le seedless rappresentano una fetta di mercato superiore al 50% per Orchidea Frutta. "Noi ci crediamo in queste nuove varietà - aggiungono i manager - Perché le seedless, oltre al prestigio che ci riservano, ci consentono di differenziarci dagli altri. Abbiamo esclusive con Sun World e Arra che ci permettono di avere un'ampia gamma con diversi gusti e un calendario commerciale che va da giugno a dicembre".
Orchidea Frutta dispone di 400 ettari tra le proprie aziende agricole, oltre a una serie di produttori fidelizzati. "Raccogliamo direttamente il 30% del nostro fabbisogno di uva da tavola - rimarcano Chiara e Donato Giuliano - Tra le varietà su cui abbiamo investito maggiormente c'è la Autumn Crisp, uva a bacca bianca dal grande acino, con una buona resa, un colore perfetto e un gusto eccezionale: molto apprezzata dal consumatore e si presta bene a qualsiasi tipo di confezione. Nel 2021 arriviamo ad avere 150 ettari di Autumn Crisp, mentre per la Scarlotta siamo a quota 65. Sulle uve Arra puntiamo sulla 30 e la 15. La prima è una varietà che si presenta bene, dolce con sapore di moscato, acino allungato e buona tenuta; la 15 ha la particolarità della macchia, tanto elevato è il grado zuccherino: una caratteristica che va spiegata al consumatore".
Da un punto di vista commerciale il mercato ha un'intonazione positiva. "Con le seedless si vende tanto anche il mix. La concorrenza, però - aggiungono i due manager - è spietata da player come Spagna e Turchia, o da altri nuovi Paesi che sono maggiormente avvantaggiati dal basso costo della manodopera, da una burocrazia snella e da una fiscalità leggera rispetto a quella italiana. I costi maggiori che ci sono nel nostro Paese mettono in difficoltà i produttori italiani".
Costi in aumento anche per gli imballaggi. Qui Orchidea Frutta sceglie il legno per le varietà tradizionali con semi, mentre sulle seedless la proposta è più sofisticata. "Abbiamo cercato soluzioni che potessero dare distintività al prodotto e attirare l'occhio del consumatore, senza dimenticare la sostenibilità su cui stiamo investendo tanto - concludono Chiara e Donato Giuliano - Abbiamo diminuito l'impiego di materie plastiche e abbiamo lanciato anche la busta in carta, che fa vedere il prodotto: una opzione che piace ai supermercati, conveniente perché non ha sfrido e materiale di smaltire".
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