Banane spinte dai prezzi alti di pere e kiwi

Bdl: «William, Abate e Decana non si vendono. Bene le mele»

Banane spinte dai prezzi alti di pere e kiwi
Buon momento per la banana. I prezzi elevati di pere, agrumi e kiwi stanno portando i consumatori a prediligere il consumo del prodotto. Il quale sta beneficiando anche della progressiva riapertura delle mense aziendali e del normale svolgimento dell'attività scolastica.

La situazione commerciale è giudicata positivamente da Giampiero Perla, co-titolare della Bdl, azienda che dispone di un impianto di maturazione delle banane a Rimini: "La scorsa settimana, i consumi sono stati abbastanza sostenuti. I prezzi di vendita del prodotto a marchio Chiquita rimangono stabili sui 1,15-1,2 euro il chilo, mentre ad aumentare di 2-2,5 euro il cartone sono state finalmente le quotazioni delle altre marche. Che oggi spuntano dai 0,72 ai 0,78 euro il chilo".



“Il consumo di banane è attualmente sostenuto dai valori di mercato alti che registrano le pere italiane, i kiwi neozelandesi e le prime clementine spagnole ed italiane. Essendo uno dei frutti più economici, la banana potrà sicuramente dire la sua anche durante i prossimi mesi invernali”.

“Un articolo che, come la banana, si sta vendendo abbastanza bene è la mela. In tutte le sue varietà. Sempre grazie ai prezzi più abbordabili rispetto al resto della frutta. Noi stiamo facendo un discreto lavoro con Golden, Stark, Gala e anche con le prime partite di Fujì di pianura sia MelaPiù che senza marchio".



Per le pere italiane, invece, il trend commerciale pare disastroso: “I prezzi di William, Abate e Decana sono folli e stiamo quindi vendendo pochissimo. Ci sono un po’ di richieste solo per le produzioni estere”. Per quanto riguarda il kiwi, “in questa fase si sta continuando a vendere più che altro l’offerta a marchio Zespri della Nuova Zelanda”, in attesa della campagna italiana che vedrà la conferma di prezzi importanti. 

Per le clementine, infine, le contrattazioni sono ancora alle battute iniziali: “La campagna del prodotto spagnolo è iniziata solo da due settimane. Mentre i primi frutti raccolti nel Sud Italia sono entrati sul mercato negli ultimi giorni. I consumi stanno aumentando con l’abbassamento delle temperature, ma ad oggi restano contenuti”.

Copyright 2021 Italiafruit News