«Meno fragole sul mercato: spazio per l'offerta veronese»

Bellini: il picco produttivo coincide con il calo di Sud e Spagna. Germania in ritardo per il freddo

«Meno fragole sul mercato: spazio per l'offerta veronese»
Segnali confortanti per la fragola veronese, la cui campagna commerciale entra nel vivo in questi giorni per raggiungere il picco nell'arco della prima decade di maggio. "Il quadro generale - spiega Gianluca Bellini, direttore commerciale di Apo Scaligera - lascia ben sperare perché l'offerta si è ridotta: la produzione del Sud Italia coprirà verosimilmente l'intero mese ma con volumi nettamente inferiori rispetto a quelli di marzo e aprile, interessando prevalentemente la distribuzione nazionale; la Spagna sta diminuendo la pressione su mercati europei ed ha aumentato i prezzi di  vendita, andando così a chiudere la campagna in modo dignitoso; in Germania invece, il persistere del freddo sta facendo slittare i raccolti, tanto che prima del 20 maggio non sono attesi volumi significativi".

In questo contesto, aggiunge Bellini, "le catene austriache, svizzere, e in seconda battuta tedesche si stanno spostando sul made in Italy, alimentando la fiducia". La materia prima dei campi veronesi, nonostante il freddo degli ultimi giorni, viene definita di buona qualità: "Le varietà locali, in primis Eva e Garda non presentano problemi e ci sono le premesse perché garantiscano soddisfazioni; il calo delle colonnine di mercurio non sembra aver danneggiato i frutti e l'impressione è che la stagione sarà lunga anche per il continuo sali-scendi delle temperature. Al momento, riteniamo ci siano le condizioni per coprire tutto il mese con una produzione di livello almeno discreto".

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