La lezione di Apple al nostro settore

Cipolle per promuovere il nuovo iPhone: ecco come sfruttare i valori dell'ortofrutta

La lezione di Apple al nostro settore
Ho resistito più di due settimane sperando che nessuno – del nostro settore - si accorgesse di quella pubblicità. Ho incrociato le dita e, nonostante sia stata trasmessa su tutti i canali televisivi nazionali e sia andata in onda in tutto il mondo, nessuno – escluso un amico, che però è produttore del bene in questione – ci ha fatto notare questo nuovo spot: trenta fantastici secondi in cui si sfruttano gli straordinari valori di comunicazione sottesi ai prodotti ortofrutticoli, anche quelli più banali. Sto parlando di Onions - Cipolle – la pubblicità per il lancio del nuovo iPhone 6s. Se non l'avete ancora vista eccola qua:



Purtroppo per il comparto ortofrutticolo, e per fortuna per me che ho potuto utilizzare questa bella novità a Think Fresh la scorsa settimana, il settore ancora una volta ha dimostrato zero attenzione verso ciò che può produrre valore. Apple utilizza la cipolla come soggetto di comunicazione per il lancio di un oggetto del piacere, del desiderio, e la rende un prodotto da Oscar. Pensateci, la cipolla come strumento per veicolare l'iPhone. A Cupertino sanno come costruire il valore della marca e ci ricordano come l'ortofrutta abbia in mano valori unici: il settore litiga per pochi centesimi e i grandi dell'industria usano la bellezza e la freschezza di frutta e verdura per comunicare il valore delle loro tecnologie. Loro lo fanno, noi no. E' incredibile ma succede proprio così.

Torniamo alla chiara e efficace strategia di comunicazione di Apple: siccome il nuovo iPhone 6s deve essere un prodotto per tutti, cosa c'è di meglio che accostarlo alla cipolla, che di certo è simbolo di un prodotto per tutti? E a noi non resta che asciugarci le lacrime.

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