Pere spagnole in Italia, appello di Opera

Lettera ai clienti: privilegiare e valorizzare il Made in Italy per sostenere un settore a rischio

Pere spagnole in Italia, appello di Opera
Le pere spagnole si fanno largo sul mercato italiano e Opera scrive ai clienti chiedendo di valorizzare il Made in Italy, porre la massima attenzione alla reale origine del prodotto e dare preferenza ai frutti nazionali. In una lettera firmata dal direttore generale del Consorzio, Luca Granata (nella foto sopra), Opera “che per missione e fin dal primo giorno di costituzione ha sempre e solo commercializzato pere coltivate in Italia”, sottolinea che “in questi primi giorni di settembre Williams, Max Red Bartlett, Abate e, in misura minore, Conference di origine spagnola sono già oggetto di commercializzazione in Italia da parte di alcuni operatori di settore”.



I produttori iberici, prosegue la lettera, beneficiano di costi di produzione inferiori a quelli italiani e nel 2019 hanno registrato un incremento delle quantità raccolte rispetto al 2018, al contrario di quanto avviene negli altri Paesi produttori, in primis in Italia, che è ai minimi storici; per tali motivi, “i prezzi ai quali sono state vendute le pere spagnole nelle ultime settimane sono decisamente inferiori a quelli che si stanno invece formando in questi giorni di raccolta per i frutti italiani”.

Un ulteriore problema per il sistema pericolo "tricolore", già colpito da avverse condizioni climatiche e gravi problemi agronomici che "rischiano di compromettere la sostenibilità economica di larga parte del settore della pera e delle attività correlate"; di qui l’impegno di Opera teso ad “assicurare ai consumatori la massima trasparenza sulla reale origine dei frutti” e l’auspicio che i partner del Consorzio “ci aiutino a valorizzare correttamente, e privilegino, le pere italiane”. 

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