I KIWI ITALIANI ALLA CONQUISTA DELLA COREA DEL SUD. IL PUNTO DI FORNARI (KIWIFRUIT OF ITALY) E MAZZOTTI (MADE IN BLU)

I KIWI ITALIANI ALLA CONQUISTA DELLA COREA DEL SUD. IL PUNTO DI FORNARI (KIWIFRUIT OF ITALY) E MAZZOTTI (MADE IN BLU)
La prossima settimana partiranno dai porti di Ravenna e di Genova più di una decina di container di kiwi - circa 350 tonnellate, per un valore di 500 mila euro - che, dopo un viaggio via mare di 40 giorni, arriveranno in Corea del Sud. Questa operazione sarà coordinata dal CSO di Ferrara con il coinvolgimento dei consorzi Made in Blu e Kiwifruit of Italy.
Il presidente del consorzio Kiwifruit of Italy, Alessandro Fornari, raggiunto dalla redazione di Italiafruit, ha dichiarato: ”E’ un'esperienza importante non tanto per i volumi che sono comunque limitati, ma perché rappresenta un segnale nuovo per la ricerca di nuovi mercati. Ci sono voluti 7/8 anni per trovare un accordo sugli aspetti fitosanitari e, quindi, oggi è importante che facciamo questo primo passetto per cercare di aprire il canale del mercato coreano, che può sicuramente crescere ancora di più”.



Alessandro Fornari ha spiegato alla nostra redazione che l’operazione rappresenta un esempio di sinergia molto positivo per il settore ortofrutticolo italiano, poiché ha visto due consorzi di esportazione, che sulla carta potrebbero essere considerati competitor, declinare insieme il programma di spedizione. “Stiamo cercando di fare sistema, prosegue Fornari. Queste sono esperienze che aiutano a consolidare i rapporti e a migliorare i processi operativi e di lavoro".
Raggiunto poco dopo al telefono, Furio Mazzotti (nella foto sotto), managing director di Made in Blu ha sottolineato: “L’obiettivo principale che ci prefiggiamo è quello di aprire nuovi mercati che siano remunerativi, perché purtroppo il consumo del kiwi non è in aumento a livello mondiale. In Corea partiremo su tre diversi livelli: un distributore per supermercati, un distributore per i mercati tradizionali e negozi (piccola distribuzione e normal trade) e un supermercato”.




Riguardo alle aspettative, Mazzotti ha sottolineato come il mercato coreano sia senza dubbio molto interessante: “E’ un mercato dedicato a specialisti perché il livello qualitativo richiesto è molto alto, ma rimane pur sempre un mercato limitato per la forte competizione con il prodotto locale (presente fino a febbraio) e con quello proveniente dal Cile. La finestra possibile per il prodotto italiano - conclude Mazzotti - va dagli arrivi di inizio gennaio fino agli arrivi dei primi di aprile”.

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