INTERPROFESSIONE: ANCHE PER GLI AGRUMI SERVONO DATI AFFIDABILI SULLA PRODUZIONE NAZIONALE PER GUIDARE LE SCELTE

INTERPROFESSIONE: ANCHE PER GLI AGRUMI SERVONO DATI AFFIDABILI SULLA PRODUZIONE NAZIONALE PER GUIDARE LE SCELTE
Martedì 29 gennaio 2013 ai Mercati Agro Alimentari Sicilia (Maas) di Catania si è tenuta la seconda riunione congiunta dei Comitati di prodotto arance e limoni. Visti gli argomenti attinenti a tutto il comparto agrumicolo, la riunione è stata allargata anche al Comitato piccoli agrumi.
I due Comitati, coordinati rispettivamente da Elena Eloisa Albertini e da Giuseppe Campisi, alla presenza del presidente dell'Organismo Interprofessionale nazionale Ortofrutta Italia Nazario Battelli, hanno visto la partecipazione dei produttori, dell'industria di trasformazione e della grande distribuzione in linea con gli obiettivi dell'ente promotore. Al tavolo tecnico sono rappresentati tutti gli operatori di filiera, tra i quali LegaCoop Agroalimentare, Fedagri, Agci, Fedagro, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Federdistribuzione, Fruttimprese, Anicav, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, Italia Ortofrutta, Unaproa.
Lo stato di salute delle piante è a tutti gli effetti un problema che interessa l'intera filiera, viste le ricadute sulla quantità e qualità della produzione agrumicola. Il tema dei controlli fitosanitari, già oggetto della prima riunione svoltasi lo scorso 28 novembre, è stato ripreso e approfondito con una relazione scientifica del dott. Guido Sorrentino, ricercatore del Cra di Acireale, che ha illustrato le principali patologie a danno degli agrumi, patologie di fronte alle quali si rende sempre più necessaria una fornitura vivaistica affidabile sul piano dei rischi fitosanitari.
Oltre alle contromisure da raccomandare ai singoli coltivatori, a causa della strettissima interrelazione dei patogeni veicolati sulle piante degli agrumi, si configura per l'intera floricoltura nazionale una necessità di approccio con protocolli d'intesa tra Stati, leggi e politiche adeguate e una seria applicazione delle tabelle degli organismi da quarantena, di fronte ai quali le frontiere dovrebbero rimanere chiuse e ben sorvegliate.
Per quanto riguarda i trattamenti post raccolta, che hanno la funzione di aumentare la durata del prodotto (shelf life), è emersa dalla riunione una posizione condivisa dell'intera filiera circa la necessità di stimolare le Istituzioni e la Ricerca pubblica sulla sperimentazione e individuazione di fungicidi alternativi agli ordinari prodotti usati al fine di migliorare l'impatto sulla buccia, in coerenza con la qualità complessiva del prodotto, avendo come riferimento il consumatore finale quale soggetto da garantire. Pertanto tutte le componenti invitano il Ministero e le Istituzioni competenti di porre in essere tutte le azioni di tutela e garanzia volte ad assicurare la salubrità e la genuinità del prodotto agrumi sia nazionale che estero.
Un altro aspetto legato alla valorizzazione dell'agrumicoltura è connesso alla quantificazione affidabile della produzione nazionale, che costituirebbe un parametro di riferimento sul quale confrontare le quantità commercializzate e conferirne un adeguato valore commerciale. A tale scopo si è individuata la necessità di uno strumento statistico istituzionale anche in funzione di dati riguardanti la produzione futura. La fonte dei dati è costituita dai fascicoli aziendali e in questo senso le Soat – rami degli assessorati regionali all'agricoltura – potrebbero operare con efficacia già dai prossimi mesi. I Comitati Arance e Limoni torneranno a riunirsi nel mese di marzo.

Fonte: Italia Ortofrutta