PAC, DE CASTRO: REGOLAMENTAZIONE E AGGREGAZIONE PER AUMENTARE IL POTERE D'ACQUISTO DEI PRODUTTORI

PAC, DE CASTRO: REGOLAMENTAZIONE E AGGREGAZIONE PER AUMENTARE IL POTERE D'ACQUISTO DEI PRODUTTORI
"Raccogliere la sfida ambientale. L'intensificazione sostenibile dei prodotti alimentari": questa la riflessione al centro del sesto Forum for the Agriculture, iniziativa promossa martedì scorso a Bruxelles dal FFA-Forum for the Future of Agriculture, in collaborazione con Syngenta ed Elo (European Landowners Organization), alla quale hanno partecipato, tra i vari ospiti, il presidente FFA Franz Fischler, il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick, il presidente della Commissione europea Josè Barroso e il presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro.
Nella sessione dedicata alla Pac e al valore del cibo nella filiera il presidente Comagri ha evidenziato come "le istituzioni europee hanno sempre richiamato l'importanza di un buon funzionamento della filiera agroalimentare, condizione essenziale per una distribuzione più equa del valore aggiunto tra le diverse componenti produttive e per il miglioramento del mercato a tutela dei consumatori e del mantenimento della sostenibilità ambientale e territoriale".
"In alcuni Paesi UE - ha proseguito De Castro - il reddito degli agricoltori rappresenta una parte assai marginale del giro d'affari del settore agroalimentare, con un divario ben visibile tra agricoltori e grande distribuzione organizzata. Ritengo che oggi - ha proseguito De Castro - sia necessario accompagnare gli sforzi di regolamentazione del funzionamento della filiera con precise azioni di politica economica e l'aggregazione rappresenta la via maestra per aumentare il potere contrattuale degli agricoltori. Una convinzione che è diventata uno dei capisaldi della nostra visione del futuro della Pac che sarà votata in Aula la prossima settimana".
"La sfide ambientali e della food security - ha concluso De Castro - sono centrali come lo è il mantenimento del potenziale produttivo europeo che è riuscito a trovare apprezzabile tutela, in misure come quella dell'Ecological focus area, all'interno di un accordo sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020. I leader europei hanno voluto sgombrare il campo da equivoci: non saranno sottratte superfici produttive, non sarà limitato il potenziale dell'offerta agricola comunitaria e questo dovrà essere adattabile alle specifiche situazioni ambientali dei diversi territori. Misure che, come Commissione Agricoltura, riteniamo fondamentali per una politica agricola europea moderna, competitiva e sostenibile per ambiente e territori dell'Unione".

Fonte: Agenparl