LA NUOVA MANIA DELL’ORTO E’ UN BENE O UN MALE PER IL SETTORE? SE BENE INDIRIZZATA PUO’ OFFRIRE PIU’ OPPORTUNITA’ CHE MINACCE

LA NUOVA MANIA DELL’ORTO E’ UN BENE O UN MALE PER IL SETTORE? SE BENE INDIRIZZATA PUO’ OFFRIRE PIU’ OPPORTUNITA’ CHE MINACCE
Dopo La First Lady e Beppe Grillo (spero l'ordine d'importanza vada ancora bene), anche le testate di QN, il Giorno, il Resto del Carlino e la Nazione, hanno cavalcato l'attualità dell'orto con un'iniziativa editoriale. Si tratta di un manuale pratico per imparare a crescere e curare il proprio orto per riconquistare – così è promosso – il valore del tempo e inserirsi nuovamente nel naturale ciclo delle stagioni. "L'ORTO di casa per le 4 stagioni" è uscito da giovedì 21 marzo come supplemento dei quotidiani ed è andato a ruba, come era facile immaginare considerando che il 20% dei 2.000 responsabili acquisti del nostro Monitor Ortofrutta nel 2012 ha già un orto o, comunque ne beneficia, mentre il 66% non ce l'ha ma lo vorrebbe.



Ritornare a coltivare direttamente in via teorica riduce gli acquisti, come hanno potuto verificare i produttori di torte che hanno visto una contrazione della domanda per effetto del ritorno alla produzione casalinga di cui, però, hanno beneficiato i produttori di lieviti e basi per hobbistica. Ritornare a coltivare, però, obbliga a studiare, oltreché ad applicare, e ciò aumenta la conoscenza sui prodotti, sulle loro varietà, sui loro cicli, sul valore delle stagioni, sulla passione per i sapori. Lo studio e l'approfondimento sono stati il segreto del passaggio del vino da bevanda energetica per chi lavorava a oggetto di culto per tanti appassionati.
Per cui si può anche utilizzare questa nuova passione proficuamente per affermare le qualità di quei prodotti ortofrutticoli che sono realmente distintivi ma oggi faticano perché non compresi. Da ultimo, ma non in ordine d'importanza, vi è anche da considerare che il 53% degli italiani vive in appartamento, per cui non ha concrete opportunità di costruirsi un orto classico, semmai può ambire a un "orto verticale" tanto di moda all'estero ma ancora ad appannaggio di pochi nel nostro paese. Da qui l'opportunità di sviluppare offerte che richiamino i valori dell'orto, dalla genuinità alla vicinanza fino alle living salad, le insalate vive con la loro radice e zolla, che già in UK fanno parte dell'assortimento di tutte le catene distributive e che sono ora disponibili anche nel nostro Paese.   
Roberto Della Casa