VAL DI NON E VAL DI SOLE, MELE GOLDEN: STOP AI FONDI PER LA REALIZZAZIONE O IL RINNOVO DEGLI IMPIANTI SOTTO I 600 METRI DI QUOTA

VAL DI NON E VAL DI SOLE, MELE GOLDEN: STOP AI FONDI PER LA REALIZZAZIONE O IL RINNOVO DEGLI IMPIANTI SOTTO I 600 METRI DI QUOTA
Con una delibera dello scorso 23 febbraio, la Giunta provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha posto lo stop ai contributi distribuiti e assegnati nelle valli di Non e di Sole per la realizzazione o il rinnovo di impianti di mele Golden Delicious al di sotto dei 600 metri di quota sul livello del mare. Prima di questa delibera, la quota era fissata a 350 metri.
Sotto i 600 metri di altitudine, dunque, la Golden Delicious è ora diventata inammissibile. Si deroga solo per le aziende con una superficie investita a Golden pari o inferiore al 25 per cento della superficie frutticola aziendale, con il rischio di spingere sempre più in alto le coltivazioni intensive.
Nei giorni scorsi, il Consigliere provinciale Luca Paternoster ha chiesto spiegazioni a Tiziano Mellarini, Assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione: “Nel caso dei frutteti di Golden Delicious in Val di Non e in Val di Sole - ha dichiarato Paternoster - la modifica dell'altitudine ammissibile sta creando complicazioni per quanto riguarda la realizzazione o il rinnovo degli impianti. Infatti, non avendo informato preventivamente gli agricoltori, questi ultimi hanno ormai ordinato le piante e ora si trovano senza copertura”.
Secondo il Consigliere provinciale, il cambio di altitudine per l'ammissibilità dei rinnovi con mele Golden doveva essere annunciato tempestivamente agli agricoltori e in ogni caso rinviato al 2014, evitando di intervenire sull'annata in corso.
Nella sua riposta, l'Assessore Mellarini ha ricordato da un lato la deliberazione del novembre 2011 che stabilisce i criteri per l’erogazione dei contributi in materia, dall’altro l’impegno preso dalla Giunta provinciale per contrastare la recrudescenza degli scopazzi del melo, aumentati in misura preoccupante nell’autunno 2012, soprattutto per quanto riguarda la zona dell’Alta Valsugana.


Tiziano Mellarini, Assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia Autonoma di Trento

Come ha sottolineato l'Assessore Mellarini, le modifiche apportate rispetto al precedente bando sono state concordate al Tavolo Verde con le organizzazioni sindacali, in particolar modo con l’Apo che ha seguito e suggerito le esigenze del settore per dare corrette risposte nell'applicazione dei programmi di rinnovo varietale. “Questo provvedimento - ha ribadito Mellarini - lo abbiamo concordato con il Tavolo Verde in modo unanime, proprio per dare una risposta alla ricomparsa degli scopazzi in quelle località, un aspetto che riguarda anche l’altitudine”.

Fonte: Trentino Corriere Alpi