TECNOLOGIA O PASSIONE PER IL RILANCIO DELL’ORTOFRUTTA? IMPARIAMO DAI GELATI GROM (SOPRATTUTTO QUELLI ALLA FRUTTA)

TECNOLOGIA O PASSIONE PER IL RILANCIO DELL’ORTOFRUTTA? IMPARIAMO DAI GELATI GROM (SOPRATTUTTO QUELLI ALLA FRUTTA)
Chi sabato scorso era a casa, ha avuto l’opportunità di vedere nel serale di “Amici” un breve intervento di Guido Martinetti. Chi è costui? Direte Voi. Anche non conoscendolo verrebbe da pensare ad un personaggio importante, visto che ha occupato lo spazio che una settimana prima era stato di Matteo Renzi. Comunque, per chi non lo sapesse, Martinetti è il fondatore, insieme a Federico Grom, delle gelaterie che portano il nome di quest'ultimo. Un progetto recente - compie 10 anni proprio in questi giorni - ma che è diventato un vero e proprio fenomeno con 500 dipendenti, punti vendita in oltre trenta città italiane e nuove aperture negli Stati Uniti, a New York e sulla mitica spiaggia di Malibu, in Giappone e in Francia. 
Partendo dal primo negozio di Torino nel 2003, due anni dopo i soci arrivano alla centralizzazione della prima fase della produzione (la miscelazione degli ingredienti) per mantenere il rigore produttivo, impossibile se demandato al gelataio di ogni singolo punto vendita, e, soprattutto, a trattare alcuni tipi di frutta non disponibili presso i mercati generali di ogni città. Altrettanto il gelato viene "mantecato" fresco ogni giorno presso tutti i negozi Grom, raggiungendo un'eccellenza qualitativa di valore assoluto. Nascono così i gusti che rendono Grom famosa in Italia e nel mondo, di cui tanti sono a base frutta come: il limone Sfusato di Amalfi, la nocciola Tonda Gentile Trilobata delle Langhe, la pesca di Leonforte, il pistacchio di Bronte e così via.
Nel 2007 i due soci arrivano a comprare 8 ha di terreno a Costigliole d'Asti, e creano l'azienda agricola Mura Mura, dove vengono piantate vecchie cultivar di pesche, albicocche, pere, fichi, fragole e meloni: l'obiettivo è sempre quello di ottenere la miglior frutta possibile, a coltivazione biologica, nel rispetto dei tempi della natura e dell'ambiente.
Nel 2008 nasce poi il progetto ecologico Grom Loves World: tutta la plastica (cucchiaini, sacchetti per il gelato d'asporto e per la spazzatura) infatti viene sostituita dal Materbi, completamente biodegradabile e compostabile, così come la carta viene certificata dal più importante ente internazionale per la gestione forestale responsabile, l'Fsc, per una corretta gestione delle foreste e delle condizioni di vita delle popolazioni indigene e inizia la raccolta differenziata dei rifiuti in ogni negozio.
Grom diviene quindi una mirabile sintesi di tecnologia e passione, di innovazione e tradizione (il pay off è “il gelato come una volta”).
Se avete tempo e voglia vi consiglio di guardarvi l’intervento; in ogni caso provo a riassumervi quanto mi ha lasciato. 
“Siamo il Paese delle cose fatte bene, … abbiamo il posto più bello del mondo, … dobbiamo solo prepararci ad accogliere due miliardi di persone che fra poco viaggeranno ogni anno, …. ognuno di noi ha un sogno davanti a se ma non c’è ancora entrato, …. dobbiamo imparare a ballare insieme per realizzare i nostri sogni”.
Martinetti era ad Amici (spettacolo più visto del sabato sera) perché ha una bella storia da raccontare e questa bella storia ha fatto la differenza rispetto a tante gelaterie artigianali che, forse, il gelato lo fanno anche meglio. 
La morale è che dovete continuare a investire in tecnologia per abbattere costi, aumentare la qualità, migliorare l'efficacia e l'efficienza, ma senza una storia da raccontare difficilmente trasformerete le Vostre fatiche in qualcosa di distintivo e, quindi, profittevole. L’ortofrutta ha già tante magnifiche storie da raccontare, a mancare sono soprattutto gli autori capaci di interpretarle.
Roberto Della Casa