LA FRUTTA E’ SPARITA DAI RISTORANTI ITALIANI: COLPA DEGLI CHEF NARCISI?

LA FRUTTA E’ SPARITA DAI RISTORANTI ITALIANI: COLPA DEGLI CHEF NARCISI?
Se la frutta è scomparsa dai nostri ristoranti ringraziamo il "narcisismo dello chef che non viene appagato da questa come da un dessert". Lo ha scritto Rolando Picchioni, presidente del Salone del Libro di Torino, festival da oltre trecentomila visitatori e quasi 5 milioni di euro di budget al via giovedì prossimo 16 maggio, nell'introduzione del libro "Siamo alla frutta, 400 ricette per riportarla in tavola", ricettario a tema scritto da Elena Accati e Mina Novello.
Il sogno di Picchioni è quello di introdurre nei ristoranti di qualità la carta della frutta, così come si fa per vini, formaggi e persino per le acque. Magari con la presenza di veri "sommelier della frutta", maestri degustatori dal palato e dall'olfatto finissimi in grado di giudicare con un assaggio se quella varietà di mele o di pere è degna di comparire nel menu di un locale. "Pensate - scrive Picchioni - che meraviglia poter scegliere fra la mela Annurca, la Magnana, la Golden Delicious e la Calvilla Bianca, la Runsè e l'antica San Giovanni dell'Umbria".
L'osservazione di Picchioni è giusta, ma genera una domanda. Se la frutta è bandita dalle tavole è davvero colpa degli chef che non la propongono o piuttosto dei clienti che non la chiedono? E se i clienti non la chiedono, non sarà anche perchè quando fanno la spesa sono stufi, per esempio, di acquistare fragole gigantesche che arrivano da chissà dove e sanno di plastica o ciliegie acquose o insapori? A voi la risposta.

Fonte: La Stampa